“La destra parla di censura nelle contestazioni alla ministra Roccella? Il vittimismo aggressivo è sempre stata la cifra delle tendenze autoritarie, addirittura con dei ribaltamenti semantici. La censura la fa il potere, i cittadini fanno le contestazioni”. Così a Otto e mezzo (La7) Pier Luigi Bersani commenta le polemiche sulle proteste che un collettivo di giovani ha riservato alla ministra della Famiglia Eugenia Roccella alla inaugurazione degli Stati generali della natalità, evento che la stessa ministra ha abbandonato immediatamente e che su Facebook ha definito “atto di censura”.
“Ma avete mai sentito un ministro che non sia stato contestato? – chiede Bersani – Volete andare a vedere cosa fecero a me quando ero ministro e feci le riforme? Ma chi si crede di essere, la principessa sul pisello di Andersen?”.
“Esagerato”, commenta il presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli.

Bersani si esprime anche sulle proteste degli studenti universitari per i massacri in Palestina: “Cosa dobbiamo dire ai giovani? State zitti e buoni e fregatevene? No, dobbiamo dirgli di prendersi le loro responsabilità davanti al mondo e di agire se c’è qualcosa che non gli piace, rinunciando alla violenza che distrugge anche le buone ragioni, perché ribellarsi è giusto. Se l’assemblea dell’Onu – continua – riconosce il diritto della Palestina a essere membra dell’Onu, potranno i giovani reagire a una carneficina in corso a Gaza? Se diciamo no, siamo troppo avanti coi lavori. Il governo stia calmo, perché i giovani si sono sempre mossi anche prima che arrivassero loro al governo, e non criminalizzi delle espressioni giovanili, per quanto turbolente, perché siam tutti nati così”.

Dissente Giuli che ricorda la solidarietà accreditata dal presidente Sergio Mattarella a Roccella: “Lo ha fatto perché si percepisce un elemento di sopraffazione che ha impedito a una donna di parlare”.
“No – insorge la conduttrice Lilli Gruber – parliamo di un ministro, perché c’è una disparità tra i poteri in questo caso”.
“Sì, ma c’è stata sopraffazione”, ribadisce Giuli riferendosi alle contestazioni.
E Bersani ribatte: “Ma Roccella non aveva in mano un microfono? E allora poteva parlare”.

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