Parte dal Monk, lo stesso locale romano dalla quale iniziò a fine 2022 la scalata alla segreteria del Nazareno, la campagna elettorale di Elly Schlein in vista delle prossime elezioni Europee. “A me l’onere e l’onore di tirare la volata”, rivendica la segretaria Pd, chiamando la piazza. Perché, spiega, “il 2 giugno faremo una grande manifestazione a Roma contro l’autonomia e il premierato”. Con l’obiettivo di andare “a vincere in Europa per creare l’alternativa a questa destra”.
Con Schlein ci sono il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e soprattutto Nicola Zingaretti, l’ex segretario dem, ora deputato, secondo in lista tra i candidati della circoscrizione Centro, subito dopo la segretaria: “Grazie per avermi ributtato nella mischia. Combattiamo gomito a gomito nelle piazze, a giugno sarà uno scontro drammatico, durissimo, tra chi come noi l’Europa la vuole cambiare e chi la vuole distruggere”, lancia l’appello. E ancora: “Se qualcuno si deve vergognare della propria storia quelli non siamo noi, che la democrazia l’abbiamo costruita. Il Pd dopo le elezioni sarà la forza fondamentale per uscire da questo incubo. Noi potremo dire ‘abbiamo salvato l’Europa, ora apriamo un discorso in Italia’”. Parole condivise pure dalla segretaria Schlein, che rilancia: “Vogliamo un’Europa più verde, più giusta, per la pace. È preoccupante sentir parlare di ‘economia di guerra’. Non abbiamo sentito un lavoro dell’Europa per costruire la pace, al di là del giusto sostegno all’Ucraina. E pure in Medio Oriente bisogna fermare Netanyahu e la follia di un attacco a Rafah che rischia di essere una ecatombe”.
La stessa segretaria dem nel corso di un’assemblea tra gli eletti dem in Senato “per rispondere all’accelerazione elettorale” della Meloni, aveva chiesto “di fare muro con i corpi e le voci rispetto al pericoloso scambio tra premierato e autonomia differenziata“. “Non hanno argomenti“, aveva replicato Meloni. Parole che hanno così scatenato la reazione della stessa Schlein: “Che pena le mistificazioni costanti di Giorgia Meloni, è inutile che mi attacchi, non ci spaventa, faremo opposizione con tutte le nostre forze a una riforma pericolosa che indebolisce la democrazia e prende in giro i cittadini. Protesteremo per tagli alla sanità e salario minimo. Non è vero che non abbiamo argomenti, in realtà non c’è dialogo. Non si fanno le riforme costituzionali a colpi di maggioranza. Capisco che le nostre proposte non siamo considerate perché questo è un governo fragile che si regge su un cinico baratto fra premierato e autonomia. Noi vogliamo combatterle entrambe”.
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