Prima le ha gettato dell’acido sulla testa e poi l’ha ferita con una coltellata. È accaduto, nella serata del 7 maggio, a Sorbolo Mezzani, in provincia di Parma. L’aggressore è un uomo di 61 anni, detenuto condannato all’ergastolo ma che usufruiva di un regime di semilibertà per uscire dal carcere. La vittima, la sua compagna di 54 anni.

Secondo una ricostruzione dei fatti, l’uomo non avrebbe fatto ritorno in carcere per andare a casa della donna. Da lei è iniziato un litigio. Il 61enne ha preso una bottiglia di acido e l’ha svuotava sul capo della compagna e poi l’ha colpita al fianco con un coltello. Infine la fuga lungo l’autostrada inseguito dalle forze dell’ordine per circa 300 km. L’uomo è stato alla fine fermato a Incisa Reggello, vicino Firenze, e poi bloccato, dai carabinieri e polizia stradale, nell’area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo. Le accuse su di lui sono quelle di tentato omicidio e lesioni gravissime.

La donna, secondo quanto si apprende, non è in pericolo di vita, ma ha ferite giudicate guaribili in 10-15 giorni. Il 61enne una volta bloccato non ha opposto resistenza alle autorità. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, l’uomo era detenuto da alcuni anni nel carcere di Parma, in forza di cumulo di pene che l’hanno condannato poi all’ergastolo per gravissimi reati contro la persona connessi ad alcuni decenni fa. Il 61enne era stato ammesso, di recente, al regime di semilibertà con possibilità di assentarsi per porzioni piò o meno ampie di tempo per recarsi a lavorare o incontrare i propri affetti. L’obbligo però restava quello di rientrare in carcere per dormire.

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