“Quello che sta succedendo a Gaza, in futuro non ne parlerà nessuno, ma se ci pensate nei bombardamenti a Gaza è già morta più gente del bombardamento di Dresda della seconda guerra mondiale che è uno di quei momenti in cui abbiamo preso coscienza che anche chi stava dalla parte giusta ha commesso atrocità”. Così Alessandro Barbero, dialogando con Alessandro Di Battista intitolata come l’ultimo libro dello scrittore, Scomode verità, dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza.

“Dresda, come Hiroshima, è diventato un simbolo che anche chi sta dalla parte giusta commette delle atrocità spaventose – prosegue Barbero – I morti di Dresda sono meno dei morti di Gaza oggi, eppure, non c’è paragone”. “Il punto è che aveva ragione chi ha detto che in guerra la prima vittima è la verità, quando si è in guerra la verità diventa scomoda e quindi passa in secondo piano”, aggiunge ancora lo storico, secondo cui “il livello di coro del pensiero unico non è mai stato a questi livelli” se non, forse, “al tempo della prima guerra mondiale”.

Credevamo di essere guariti da questo e di aver capito cos’è la propaganda e che in un paese democratico, anche se ci son dei limiti all’informazione, il pensiero non deve diventare un pensiero unico. Invece è successo proprio quello“, prosegue ancora Barbero, sottolineando che gli piacerebbe “capire quale intreccio di motivazioni hanno spinto Usa e Europa a comportarsi così”. “Io ho l’impressione che chi guida l’occidente sia anche vittima dell’ideologia cioè che non sia solo un cinico e freddo calcolo”, conclude.

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Guerra Russia-Ucraina, Barbero: “La copertura dei nostri media è stata impossibile da capire e puramente propagandistica”

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