Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito 29 Attestati d’onore di ‘Alfiere della Repubblica‘. Il tema che ha ispirato la maggior parte delle scelte è la solidarietà per l’ambiente e per la cultura, ma non solo: “Le alluvioni che nel 2023 hanno colpito il nostro territorio, in particolare la Romagna e la Toscana, hanno portato alla luce ancora una volta l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani. Gli Attestati valorizzano le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze”, si legge in una nota ufficiale. Il Presidente Mattarella ha inoltre assegnato tre targhe per azioni collettive di giovani e giovanissimi che hanno espresso con grande forza i valori della solidarietà.

Emanuele Nicola Affaticati Nato nel 2008, residente in provincia di Piacenza, è stato insignito dell’onorificenza per aver sventato, con coraggio, il piano di un uomo intenzionato ad uccidere la sua ex compagna. Di ritorno dalla scuola su un treno regionale, ha involontariamente udito la telefonata di un altro passeggero che, in lingua rumena, continuava a ripetere con fare nervoso di essere diretto dalla sua ex fidanzata per ucciderla. Conoscendo la lingua e avendo compreso il contenuto della chiamata, Emanuele si è reso conto della gravità della situazione e, senza esitazione, ha avvisato le Forze dell’Ordine. Queste, in virtù della segnalazione, hanno identificato e tratto in arresto l’uomo impedendogli di dare attuazione ai suoi propositi violenti.

Giulia Andreasi Nata nel 2005 e residente a Roma. Premiata perché ha saputo trasformare la sua passione per la tecnologia e le scienze in progetti di utilità sociale. In particolare, ha ideato una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile.

Selim Ayach Classe 2007 e residente a Gatteo (Forlì-Cesena), ha ricevuto l’attestato al merito per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole così la vita: una anziana signora, appena scesa da un autobus, si è accasciata a terra in preda a un malore ma per sua fortuna Selim stava passando da lì in quel momento e, avendo assistito alla scena, si è subito precipitato verso la donna attivando i primi soccorsi e praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari. La consapevolezza di essere riuscito a salvare una vita e il desiderio di poter aiutare altre persone lo hanno spinto a intraprendere il percorso per diventare un volontario della Croce Rossa.

Abderrahim Ben Rhouma Nato nel 2010 e residente a Cesena è stato scelto per la solidarietà e l’impegno profuso a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna: per l’esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia. si è messo a disposizione del centro volontari allestito presso la palestra della scuola per fare la sua parte, dando prova di grande senso civico, altruismo e solidarietà nei confronti di quella comunità che, con altrettanta generosità, aveva accolto la sua famiglia e lui quando sono arrivati dalla Tunisia.

Guido Betti
N
ato nel 2005 e residente a Ravenna, è diventato alfiere della Repubblica per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna. Nel corso della recente alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, in particolare, grazie alla piattaforma CommunitySos è stato possibile gestire 6 mila volontari divisi in 1100 squadre, raggiungendo tutte le aree critiche della provincia di Ravenna.

Marta Camerlo
C
lasse 2009, residente a Rivarolo Canavese (Torino), si è distinta per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata: la sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi, spiega il Quirinale, è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita. La grave patologia, che ha comportato un intervento e delle terapie molto pesanti, durante le quali non si è mai lasciata abbattere da quanto le stava accadendo, l’ha portata a trasformare la sua sofferenza in accoglienza e impegno verso la vita, e lo ha fatto dedicandosi alle attività di volontariato in oratorio e all’Arsenale della Pace di Torino, dove si occupa del doposcuola per i bambini di Porta Palazzo, dello smistamento di generi di prima necessità per aiutare le persone più povere, della pulizia degli spazi comuni e del servizio nell’orto.

Francesco ColasantiNato nel 2005 e residente a Pofi (Frosinone), è stato premiato per l’impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale. La passione per la tecnologia, insieme alla sua spiccata sensibilità, gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale.

Caterina Contento Nata nel 2005 e residente a Montevecchia (Lecco) è stata scelta per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente: le sue ricerche sull’impatto ecologico della cementificazione sono state determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile. I risultati delle ricerche e degli studi sono stati condivisi in una serie di incontri da lei organizzati con altri giovani volontari.

Giulia Di Cariano Classe 2006, residente a Calitri (Avellino), è stata selezionata per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio di grandi temi sociali: l’amore incondizionato per la sua terra si riflette nella scelta di recensire testi di autori irpini, racconti e testimonianze di difficoltà e bellezza della vita nelle aree interne. Ha partecipato, fin da bambina, a molti concorsi letterari ottenendo numerosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Collabora come volontaria a un importante periodico curando una rubrica di recensioni su libri legati ai territori delle aree interne e scrive per numerose testate e blog.

Valeria Frasca Nata nel 2006 e residente a Forlì è stata scelta per la solidarietà e l’impegno dimostrati nelle fasi immediatamente successive alla disastrosa alluvione che ha colpito la sua città: Forlì: dal giorno immediatamente successivo all’alluvione che ha colpito la città di Forlì e la Romagna, Valeria si è presentata al punto di raccolta dei volontari allestito dal Comitato di quartiere e ha prestato servizio per tanti giorni successivi, aiutando gli alluvionati e coordinando l’attività dei giovani provenienti da ogni parte d’Italia. Fino alla riapertura delle scuole è rimasta a disposizione senza risparmiarsi e dimostrando grande spirito di solidarietà e senso civico.

Letizia Galletti
N
ata nel 2004 e residente a Lugo (Ravenna) è stata nominata Alfiere della Repubblica per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della recente alluvione in Emilia Romagna. Alcuni anziani hanno persino espresso il desiderio di non rientrare subito a casa per poter continuare a vivere in quel contesto così familiare.

Sofia Gentile
Classe 2005, residente a Vittoria (Ragusa), è stata insignita dell’onorificenza per aver saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità. Il canto all’unisono delle voci del suo coro è diventato strumento di coesione sociale. Ha contribuito in modo determinante alla realizzazione di un progetto di legalità chiamato “Noi posso”. Con questo progetto si cerca, attraverso la musica, di superare tutti quei comportamenti di sopraffazione che mettono in discussione la convivenza civile e le sue regole. Cuore del progetto è un coro composto da bambini provenienti da realtà socio-economiche difficili e da bambini che frequentano l’oratorio di quartiere, ai quali Sofia cerca di trasmettere l’importanza dell’armonia. Se una voce sopraffà le altre, il gruppo stona. La sua energia ha contagiato, in poco tempo, tanti volontari, ora impegnati, attraverso il linguaggio universale della musica, a parlare di legalità, sentimenti e sostenibilità.

Sebastiano Guazzeroni — C
lasse 2015, residente a Paciano (Perugia), è stato scelto per il coraggio dimostrato, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore accusato dal padre. Grazie alla prontezza con cui ha affrontato l’emergenza, è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia. Sebastiano camminava nei boschi dell’Umbria insieme al padre. Una delle tante escursioni che erano soliti compiere insieme. All’improvviso, nel mezzo della camminata, il papà di Sebastiano ha accusato un malore ed è svenuto. Il bambino, spaventato ma lucido, ha pensato bene di tornare indietro lungo il sentiero che aveva percorso e, dopo una corsa di quasi due chilometri, ha finalmente incontrato delle persone che lo hanno aiutato ad attivare i soccorsi. È grazie alla sua azione che gli aiuti sono arrivati in tempo utile e che suo padre ha potuto evitare gravi conseguenze.

Irene Marabini
— Nata nel 2014 e residente a Loreto (Ancona) è stata scelta per lo spirito di accoglienza e la spontaneità dei gesti con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra ad ambientarsi nel nostro Paese. Irene è una bambina che ha accolto con grande amicizia e generosità un nuovo compagno di classe, fuggito dalla guerra e ospite, insieme alla mamma, presso una struttura di Loreto. La bambina fin dal primo giorno si è attivata in modo spontaneo per far sentire la sua vicinanza al nuovo arrivato, il quale era spesso colto da momenti di tristezza e smarrimento. Irene ha cercato di aiutarlo, di proteggerlo quando ne ha avvertito la necessità, ha condiviso la sua merenda con il bambino, lo ha coinvolto nella socialità e nella ricreazione, invitandolo anche a casa sua per giocare e realizzando per lui biglietti di incoraggiamento in lingua ucraina.

Nicole Minardi
— Nata nel 2010 e residente a Parma si è distinta per la tenacia con cui affronta la sindrome Pan-Pandas, ancora poco nota. Dalle sue difficoltà e dalle sue sofferenze ha tratto anche la forza per dedicarsi con energia a diffondere la conoscenza della patologia e a promuoverne il riconoscimento tra le malattie rare. La sua esperienza ha spinto Nicole a dedicarsi con ogni energia alla diffusione delle conoscenze sulla sua sindrome per ottenerne il riconoscimento da parte delle istituzioni, l’inserimento tra le malattie rare e la definizione di protocolli per la diagnosi e la cura.

Ginevra Minetti
Nata nel 2007 e residente a Montemurlo (Prato), è stata premiata per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati. Ha lavorato instancabilmente in quei giorni difficili, fornendo supporto alle persone alluvionate, spalando il fango quando occorreva, distribuendo beni di prima necessità alla popolazione, senza far mancare mai a nessuno un sorriso e una parola di conforto.

Filippo Mutta
Classe 2006, residente a Marano Vicentino (VI), è diventato Alfiere per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività. Denominato MicroKosm, con il suo lavoro è riuscito a portare l’Italia sul podio in un contest europeo.

Elisa Palombo
Nata nel 2010, residente a Torchiarolo (Brindisi), è stata scelta per aver ridato voce, attraverso la sua penna, a una giovane vittima di mafia: una giovane uccisa per aver avuto il coraggio di allontanarsi da ambienti criminali, rompendo la logica di omertà e di intimidazione. Grazie alla collaborazione tra l’associazione Libera, la scuola e la parrocchia, ha scoperto la figura di Marcella Di Levrano, giovane donna uccisa dalla Sacra corona unita il 5 aprile 1990 perché aveva deciso di collaborare con le Forze dell’Ordine per riscattarsi da una esistenza difficile, segnata dalla vicinanza ad ambienti malavitosi. Attraverso la sua scrittura Elisa ha ridato voce a Marcella, facendo conoscere la storia di questa giovane e indicandola come testimone di un riscatto sempre possibile, tanto per le persone che per le comunità.

Giovanni Prestinice
Nato nel 2010, residente a Crotone, è stato selezionato per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l’indifferenza di tanti.

Adele Ricci Classe 2011, residente ad Ameglia (provincia della Spezia), si è distinta per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno con disabilità aiutandolo nella quotidianità.

Matteo Ridolfi Nato nel 2010, residente a Colognola ai Colli (Verona), è stato scelto per la prontezza con cui ha praticato il massaggio cardiaco a un uomo: mentre andava in bicicletta verso il campo da calcio, si è imbattuto in una scena di disperazione: un uomo, un pensionato di 65 anni, era caduto in terra a causa di un infarto. La moglie, al suo fianco e in preda al panico, attendeva l’arrivo dell’ambulanza. Matteo, con grande risolutezza e ricordando una scena vista in una nota serie televisiva, ha deciso di intervenire. Nel praticare il massaggio cardiaco, che ha salvato la vita all’uomo, è stato aiutato da un operatore al telefono.

Fatima Sadkaoui Nata nel 2009, residente a Torrebelvicino (Vicenza), è stata scelta per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal: la sua attività di mediatrice culturale ha favorito l’integrazione del ragazzo all’interno della classe.

Lorenzo Sassaro Classe 2006, residente a Valdagno (Vicenza), è stato selezionato per l’impegno e il rigore metodologico utilizzato nella ricerca astronomica, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella. La grande passione per le scienze astronomiche ha portato Lorenzo a scoprire, a soli 16 anni, una stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. La scoperta, eccezionale in considerazione della giovane età del ragazzo, è avvenuta nell’ambito di un progetto dell’Osservatorio astronomico di Marana di Crespadoro. Dopo mesi di osservazione e studio della Nebulosa Carena e dei dati recuperati da telescopi survey posizionati sulla Terra e sui satelliti, l’impegno di Lorenzo è stato ripagato dalla scoperta di questa nuova stella che, dopo essere stata approvata, riconosciuta e censita dall’ente internazionale per le stelle variabili dell’American Association of Variable Star Observer, ora porta anche il suo nome.

Alfonso Stigliani Nato nel 2005, residente a Matera, è Alfiere della Repubblica per la maturità e la profondità con cui si è raccontato in un libro autobiografico: essere capaci di chiedere aiuto quando si è in difficoltà è un grande tema generazionale. Il libro è stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino nel 2023.

Emanuela Tessitore Classe 2005, residente a Succivo (Caserta), si è distinta per l’impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia: il carattere con cui ha supportato i compagni di classe più bisognosi l’ha resa fonte di ispirazione per tanti coetanei.

Damiano TonioloNato nel 2008 e residente a Villa del Conte (Padova), è diventato Alfiere per la passione genuina con cui accudisce le sue galline, da cui ha tratto l’ispirazione per scrivere un libro, il cui ricavato è stato devoluto interamente in beneficienza.

Michele Vigilante Nato nel 2006 e residente a San Marco in Lamis (Foggia), è stato premiato per l’impegno nella promozione del valore sociale della lettura. Da volontario si spende non soltanto tra i coetanei, ma anche tra le persone anziane, offrendo loro momenti di serenità, di condivisione, di riflessione.

Matteo Violani Classe 2006, residente a Faenza (Ravenna), si è distinto per il servizio di volontariato prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la sua città. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità.

Matteo Zago Nato nel 2015 e residente a Bolzano, è diventato Alfiere della Repubblica per la prontezza con cui, a soli otto anni, è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che ha colpito il padre mentre era alla guida. Matteo si trovava da solo in macchina con suo padre che, all’improvviso, ha perso i sensi a causa di un malore. Senza farsi paralizzare dalla paura, il bambino, nonostante la giovanissima età, si è slacciato la cintura, ha spostato la gamba del papà dall’acceleratore, ha premuto il pedale del freno ed è riuscito a fermare l’auto. Quindi, resosi conto della gravità delle condizioni del padre, ha preso il cellulare e ha attivato i soccorsi che, intervenuti poco dopo, hanno salvato la vita all’uomo.

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