Prima sono arrivati i complimenti, le battute, i messaggi sul cellulare e pure qualche regalo. Poi un professore ultracinquantenne di un istituto superiore di Ravenna è passato alle molestie sessuali nei confronti di una sua studentessa minorenne. Per questo l’uomo, accusato di violenza sessuale aggravata, si trova adesso agli arresti domiciliari come deciso dal gip Andrea Galanti su richiesta del pm Stefano Stargiotti.

La vicenda, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si è sviluppata a fine 2023 quando l’uomo avrebbe iniziato col suo approccio e i suoi apprezzamenti che, col passare del tempo, secondo l’accusa si sono trasformati in vere e proprie violenze. La ragazza alla fine aveva deciso di confidarsi con la madre per spiegarle come mai non volesse più andare a scuola ed è a quel punto che l’apposita sezione della squadra Mobile ha raccolto gli elementi alla base della misura restrittiva.

Nell’interrogatorio di garanzia, con spontanee dichiarazioni l’insegnante ha giustificato il proprio comportamento dichiarando che si era trattato solo di fraintendimenti, chiedendo una misura meno afflittiva. L’istituto, ignaro di tutto fino alla notifica dei domiciliari, ha offerto la propria collaborazione agli inquirenti per fare luce su ogni aspetto.

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