“Dietro la censura che c’è stata nella Rai, ma anche la dichiarazione della presidente del Consiglio, trovo gravissimo l’attacco denigratorio, di violenza, verso un intellettuale, uno scrittore importante, che semplicemente ha detto quello che pensava, tra l’altro su richiesta del servizio pubblico”, così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, fuori da Palazzo Madama commentando il caso Scurati.

“Un attacco del genere non dimostra soltanto che non sono capaci di dirsi antifascisti ma che stanno portando avanti una logica opposta – continua Lantini – Per questo credo che sia assolutamente pericolosa e proprio perché noi siamo in un Paese che ha una democrazia antifascista, senza la quale non ci sarebbe la democrazia. O, oggi la democrazia è il momento di difenderla praticandola”.

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