Sarà che son quasi coetanei, ma Donald Trump e Joe Biden potrebbero avere più cose in comune del previsto. E così il soprannome che Trump ha coniato per l’avversario dem gli si è ritorto contro, dopo che la giornalista del New York Times Maggie Haberman ha scritto che l’ex presidente 77enne “sembrava dormicchiare” durante la prima udienza del processo per i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Del resto i social media non perdonano, e così da ‘Sleepy Joe’ a ‘Sleepy Don’ il passo è stato breve. In poche ore il pisolino del tycoon è diventato di tendenza sull’ex Twitter con tanto di hashtag #DonSnorleone, dove ‘snor’ in inglese vuol dire russare, e ‘The Nodfather’, dal titolo del celebre film il Padrino con la parola ‘god’ sostituita da ‘nod’, dormicchiare.

A rendere famosi i colpi di sonno dell’attuale presidente, invece, era stato soprattutto un episodio alla Cop26 del 2021, quando Biden si era addormentato durante gli interventi dei leader del mondo a Glasgow. Provvidenziale allora fu l’intervento di un assistente. Ma a solleticare l’attuale ironia degli utenti social è probabilmente il fatto che il pisolino del repubblicano sia arrivato proprio mentre si trovava in tribunale durante il processo a porte chiuse “Hush Money” (“Soldi per il silenzio”), in cui è accusato dai magistrati di New York di aver comprato il silenzio di una ex pornostar, Stormy Daniels, durante la campagna presidenziale del 2016.

A differenza degli altri procedimenti contro l’ex presidente – quello per il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni vinte da Joe Biden in Georgia, aver istigato l’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e aver gestito in modo inappropriato carte classificate – questo è l’unico che potrebbe chiudersi entro novembre, ovvero prima delle elezioni, ed è quindi considerato il più significativo per il futuro dell’ex presidente.

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