La nuova presidente della Camera dei deputati in Cile per la prima volta è un’esponente del Partito comunista. Karol Cariola, 37 anni, l’ha spuntata per un voto (76 a 75) sulla candidata dell’opposizione Joanna Pèrez, eletta col partito di centrodestra Demòcratas. Il Parlamento cileno non aveva mai avuto un presidente comunista in 112 anni di storia. “Oggi è caduto un veto atavico – ha detto Cariola, la più votata alle elezioni legislative del 2021 – non solo anticomunista, ma anche antidemocratico”. “Speriamo che la disputa delle idee non si trasformi in una squalificazione e men che meno in bugie che aiutano solo a togliere ulteriormente prestigio alle istituzioni di questo Paese” ha aggiunto Cariola in un discorso che l’agenzia spagnola Efe definisce “commosso”. La nuova presidente della Camera cilena, che di lavoro fa l’ostetrica, ha iniziato la sua attività politica già durante l’università, facendo spesso politica al fianco di Camila Vallejo Downing, attualmente portavoce del governo dopo l’ascesa da leader dei movimenti studenteschi di sinistra. Femminista, ecologista, Cariola è favorevole alla depenalizzazione dell’aborto terapeutico, alla legalizzazione della marijuana e al matrimonio egualitario.

L’elezione di Cariola è arrivata dopo un’intesa tra i partiti di governo raggiunta dopo giorni di trattative. La nuova presidente è la militante del suo partito che vanta il maggior numero di anni nel Congresso (è alla sua terza legislatura). Ricoprirà l’incarico per i prossimi 8 mesi.

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