Uno dice di essere pronto a fare un passo indietro per favorire la ricerca di un terzo candidato a sindaco di Bari, così da ritrovare l’unità di tutto il centrosinistra. L’altro sostiene che “esistono tante possibilità” ma quella del ritiro dei due che avrebbero dovuto partecipare alle primarie, poi annullate, “non mi sembra la più probabile”. E così continua lo stallo tra Vito Leccese e Michele Laforgia, cioè tra Pd-Verdi e M5s-Sinistra italiana-Italia Viva in vista delle elezioni nel capoluogo pugliese, dove è in corso l’ispezione della commissione d’accesso agli atti per l’eventuale scioglimento per mafia.

Dopo lo strappo della scorsa settimana da parte del Movimento Cinque Stelle, seguito all’arresto del marito dell’assessora regionale Anita Maurodinoia, Leccese prova a ricomporre il quadro sostenendo di essere “disposto” a fare un passo indietro “se servisse a far vincere la coalizione, ma questo passo indietro andrebbe fatto insieme a Laforgia, bisognerebbe trovare insieme un candidato e poi fare il passo indietro”, ha detto ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. Quanto è probabile che ciò avvenga, secondo Leccese? “Direi il 50%: io sono disposto a farlo ma non so se Laforgia la vede allo stesso modo”.

E Laforgia, appunto, non sembra intenzionato a seguire la linea di quello che avrebbe dovuto essere il suo avversario ai gazebo. A suo avviso “esistono tante possibilità” ma quella del ritiro dei due candidati “non mi sembra la più probabile”. L’avvocato – sostenuto da M5s, Sinistra italiana e Italia Viva – ha ricordato: “Il M5s ha dialogato con il Pd per due mesi cercando un candidato alternativo a me e che andasse bene a tutti e due. Il M5s è all’opposizione al Comune, quindi loro volevano un candidato indipendente dai partiti e che non fosse espressione diretta dell’amministrazione uscente e gli hanno proposto Vito Leccese, che è capo gabinetto del sindaco uscente”.

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