“Un terzo nome comune per Bari? Se non si ritira, noi sosterremo Michele Laforgia“. Così Giuseppe Conte ad ‘Accordi&Disaccordi’, in onda sabato sera su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi, a proposito della candidatura di una terza persona oltre a Vito Leccese per il Pd e Laforgia, appunto, per M5S e Sinistra italiana dopo che Elly Schlein, dalla piazza, aveva rivolto al presidente pentastellato una serie di accuse nemmeno troppo velate. “Sono stati due mesi a cercarlo. – ha detto Conte – Non mi hanno portato nessun altro nome. Oggi dove lo troviamo? Poi faccio un’altra domanda: ‘scusate, mettetevi nei nostri panni. C’è Laforgia, ditemi una ragione ostativa, qualunque essa sia sul perché non vada bene il suo nome’ – ha proseguito – Loro hanno scelto il loro candidato, secondo me male … ma perché dovremmo dire no a Laforgia in questo contesto? E’ una persona competente e stimata. Allora perché ha forza di carattere e non è disponibile a facili compromessi? Per me questo è un valore”. Il conduttore ha insistito: “Però io sono un po’ duro di comprendonio: lei sta dicendo che il vostro candidato rimane Laforgia? Quindi se il Partito democratico confluisce su Laforgia si torna insieme, altrimenti ognuno per la sua strada?”. La risposta è stata netta: “Se Laforgia si vorrà ritirare, ne prendiamo atto, ma se Laforgia non si ritira, il Movimento cinque stelle ha una linearità, una coerenza di azione, una razionalità di percorso politico per cui non c’è motivo in questo momento di abbandonarlo”, ha concluso il leader M5s.

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