Matteo Salvini spinge sul condono ribattezzato ‘salva-casa’, ne ha parlato a Torino, nel suo intervento all’evento leghista sull’autonomia: “Stiamo portando avanti con i nostri ministri – ha detto – provvedimenti di buonsenso. Il salva casa è qualcosa che milioni di italiani aspettano da anni”. Poi puntualizza: “Se all’interno della tua abitazione il precedente proprietario, il precedente inquilino, il nonno, il cugino, il cognato, negli anni 80 ha fatto un antibagno, un soppalco, una veranda, una cameretta, allora si sana la cameretta. Ovviamente all’interno, all’interno della struttura, se ti sei fatto la villa in zona sismica, in riva al fiume o in riva al mare, evidentemente la risposta è la ruspa”.

Per rafforzare il concetto il ministro leghista poi elenca i dati delle sanatorie presentate a Roma: “Pensate che in Comune a Roma sono giacenti 170.000 pratiche di sanatoria edilizia. 170mila solo a Roma, pensate a Torino a Milano, a Canicattì”.

Poi, a margine dell’evento è tornato sul tema: “Sulla casa stiamo lavorando non per condonare abusi esterni, ma per aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o a vendere casa loro. È un problema – ha ribadito – che riguarda la maggior parte delle case italiane e sta bloccando gli uffici comunali. Per quanto mi riguarda va regolarizzato: il cittadino paga, il Comune incassa, e il mercato riparte”.

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