Mentre è ripreso in commissione Giustizia in Senato l’esame del disegno di legge Varchi, già approvato alla Camera, che vorrebbe rendere la gestazione per altri “reato universale”, l’Associazione Luca Coscioni e le Famiglie arcobaleno sono tornate in piazza a Roma insieme a tante coppie di genitori, figlie e figli nati da maternità surrogata per manifestare a favore della regolamentazione della Gpa solidale.
Siamo famiglie, non reati. Va fermato il ddl Varchi”, è stato l’appello rilanciato nel corso di un sit-in, tra storie quotidiane di discriminazioni, odissee burocratiche e lotte in tribunale per il riconoscimento dei diritti. Tra le tante storie raccontate, quelle di Fiorella e Valentina, nate da GPA, e la battaglia dei genitori Sylvie e Dominique Mennesson, che hanno impiegato 19 anni per ottenere il riconoscimento delle figlie, dopo un rifiuto da parte dell’autorità francese, grazie a una importante sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. O la storia di Nora, bambina nata dalla maternità surrogata in Canada. Era presente anche Maria Sole Giardini, 40enne umbra, affetta da una patologia rara che la priva dello sviluppo dell’utero. Con suo marito Sergio, nel rispetto del divieto italiano, hanno avuto accesso alla gravidanza per altri all’estero, dove una legge la permette e sono diventati genitori di una bambina: “Oggi è la mia prima volta in piazza da madre, ascoltate le nostre storie, non la propaganda“. Sia Maria Sole Giardini che la famiglia Mennesson hanno preso parte alla delegazione dell’Associazione Luca Coscioni che ha consegnato in Parlamento alla deputata M5s Gilda Sportiello, segretaria dell’ufficio di Presidenza della Camera dei deputati, le prime 10.110 firme raccolte su una petizione per una legge sulla gravidanza per altri solidale.
“Noi da questo governo siamo perseguitati, quindi alle opposizioni in Parlamento chiediamo di essere compatte contro il ddl Varchi. Ma di fronte alla loro timidezza sulla regolamentazione della gpa solidale, invece, diciamo loro di studiare e ascoltare queste storie”, ha rivendicatoAlessia Crocini, presidente delle Famiglie Arcobaleno. Anche perché, se il governo e la maggioranza puntano a criminalizzare con la proposta di legge Varchi, gran parte delle opposizioni – pur contrarie al ddl di centrodestra – sono a dir poco divise sul tema della maternità surrogata. Basta ricordare come nel primo passaggio a Montecitorio, durante l’esame del ddl sul ‘reato universale’, il centrosinistra finì frantumato sull’emendamento Magi sulla gpa solidale.
“Si sta creando una frattura che potrebbe diventare insanabile tra cittadini e legislatore. Se la legge Varchi sarà approvata, non ci fermeremo, continueremo a lottare nei tribunali”, ha rivendicato anche Filomena Gallo, presidente dell’Associazione Luca Coscioni. “I rischi di sfruttamento vanno fermati proibendo lo sfruttamento, invece il governo vuol fare diventare criminali internazionali tante famiglie. Leggi che proibiscono tutto, in realtà, finiscono per favorire i potenti, chi ha soldi e conoscenza, per colpire chi è in condizioni di povertà”, ha concluso Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Coscioni.
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