“Almeno Sgarbi ha ammesso la sua incompatibilità con la dignità delle Istituzioni. Questo Parlamento non vuole sostituirsi alla procura, come insinua la destra, sono la gravità dei reati ipotizzati, truffa aggravata nei confronti dell’Inps, bancarotta e riciclaggio, e atteggiamento della ministra che si sente immune, a spingerci a chiederne le dimissioni. Emblematiche quelle accuse: evasione di tasse e di obblighi imprenditoriali, intesi da questa destra dei condoni come un ostacolo al lasciar fare, una vera ‘frode di classe’: nessuna sorpresa sulla difesa della ministra da parte del suo governo”. Così il vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Marco Grimaldi, durante le dichiarazioni sul voto di sfiducia alla ministra Santanchè.
“La ministra Santanchè non ha pronunciato parole di scusa verso i suoi dipendenti ma soprattutto nel momento in cui poteva scegliere tra il loro stipendio e i suoi emolumenti ha scelto. Indovinate cosa? Non ha nemmeno versato loro il Tfr. Il fatto è che c’è chi adora non solo sorseggiare cocktail sul proprio yacht privato, ma anche poter gridare ”ciao povery’ verso la riva, possibilmente verso quelli che gliel’hanno pagato. Lei dice che per una cattolica come lei il problema non sono i fascisti: ma il diavolo. Il problema è che il diavolo veste Prada e non paga i lavoratori. L’avidità ti fa ladra”, conclude.