Archiviato l’ultimo procedimento a carico dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza sulla gestione del periodo pandemico e delle campagne vaccinali. Il tribunale dei ministri di Roma ha archiviato il procedimento aperto dopo alcune denunce relative alla campagna di vaccinazione. Nell’ordinanza, in sintonia con quanto già affermato nella richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica, viene riconosciuta la correttezza della condotta di Speranza volta esclusivamente alla difesa dell’interesse pubblico e del diritto alla salute dei cittadini. Lo scrive in una nota stampa l’avvocato Danilo Leva, legale di Speranza.

Il provvedimento di archiviazione del tribunale dei Ministri, di una trentina di pagine, ha al centro una serie di aspetti relativi agli effetti dei vaccini nell’uomo, le procedure di autorizzazione e quelle di acquisto delle dosi che erano state denunciate da alcune associazioni e riprese poi anche da note trasmissioni televisive. Lo scorso giugno l’ex ministro dei governi Conte bis e Draghi era stato già archiviato anche dal Tribunale dei Ministri di Brescia dalle accuse della Procura di Bergamo nella maxi inchiesta per epidemia colposa sulle mancate zone rosse. I giudici del tribunale dei ministri – tutti civilisti, con la presidente Maria Rosa Pipponzi presidente della sezione Lavoro – anche in quel caso avevano accolto la richiesta di archiviazione “perché il fatto non sussiste”, accogliendo la linea della Procura di Brescia.

“‘Roberto Speranza ha agito, all’interno delle proprie prerogative istituzionali, per l’esclusivo fine di tutelare la salute collettiva della popolazione e giammai per fini individualistici, specialmente dolosi’. Con queste parole il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento giudiziario ancora aperto a mio carico. Ho sempre creduto che la verità sarebbe emersa. In una situazione difficilissima, ho dato tutto me stesso per salvare la vita delle persone, seguendo le indicazioni della comunità scientifica. Questa è stata la mia esclusiva priorità, come è giusto che sia per chi ha giurato sulla Costituzione come Ministro della Salute” scrive su Facebook l’ex ministro. “Ho vissuto giorni non facili, anche per una vera e propria campagna d’odio, tuttora in corso, alimentata da alcuni organi di comunicazione. Oggi però voglio solo dire grazie dal profondo del cuore alle tante persone che mi hanno fatto sentire il loro sostegno”.

Risale solo al 3 aprile l’ultimo episodio di insulti e minacce contro l’ex Ministro, avvenuto a Ostia, sul litorale romano. L’ex ministro si trovava lì per la presentazione del suo libro Perché guariremo. I contestatori hanno urlato “assassino” e poi se la sono presa con i poliziotti in assetto antisommossa che facevano da scudo all’ex ministro. L’evento è stato poi spostato nella sala consiliare del municipio proprio per motivi di sicurezza. Sulla vicenda sono in corso approfondimenti da parte dei poliziotti della Digos.

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