Il trapianto è stata una pietra miliare per la medicina e la trapiantologia, ma è straordinaria anche la notizia che il primo essere umano a ricevere un rene trapiantato da un maiale geneticamente modificato è stato dimesso dall’ospedale di Boston dove è stato eseguito il pionieristico intervento chirurgico. A comunicare con tanto di foto e sorrisi che si intravedono dalle mascherine lo stesso Massachusetts General Hospital (Mgh), che è anche il principale ospedale universitario della Harvard Medical School.

Il paziente, il 62enne Richard Slayman di Weymouth, Massachusetts, prima di ricevere il rene nuovo in un’operazione durata 4 ore lo scorso 16 marzo, era in fase terminale di una malattia renale con la quale combatteva da tempo. L’ospedale ha dichiarato che il nuovo rene di Slayman funziona bene senza più bisogno di dialisi. Lasciare l’ospedale è stato, “uno dei momenti più felici della mia vita” ha dichiarato l’uomo.

“Non vedo l’ora di riprendere a trascorrere il mio tempo con la mia famiglia, i mei amici e i cari libero dal fardello delle dialisi che ha oppresso la mia vita da anni”, ha dichiarato, citato da Bbc, Slayman, che nel 2018 aveva subito già un trapianto di rene da un donatore deceduto, che però a cedere lo scorso anno, obbligando di nuovo alle dialisi quotidiane. Il rene di maiale è stato modificato geneticamente dalla ditta farmaceutica eGenesis di Cambridge, Massachusetts, che ha dichiarato di aver “rimosso i geni suini dannosi e aggiunto alcuni geni umani per incrementarne la compatibilità con l’organismo umano”. A portare a termine questo grande balzo per la medicina il team composto da Leonardo V. Riella, direttore medico per il trapianto di rene, Tatsuo Kawai, direttore del Legorreta Center for Clinical Transplant Tolerance, Nahel Elias, primario ad interim di Chirurgia dei trapianti e direttore chirurgico per il trapianto di rene.

Questo intervento apre la speranza ad avere un giorno lista di attesa per organi malati gravi e molto gravi molto più piccole e con tempi di attesa compatibili con la sopravvivenza dei pazienti. Questo giorno arriverò quanto i trapianti dagli organi di animali agli esseri umani (xenotrapianti) saranno sicuri ed efficaci e saranno communente utilizzati nella pratica clinica. Per questo le dimissioni del paziente in buone condizioni sembra il primo passo per un futuro migliore per i pazienti che necessitano di organi.

Foto dall’account X del Massachusetts General Hospital

Articolo Precedente

Un scia di fuoco nei cieli della California, nessun mistero sulla natura del bolide

next
Articolo Successivo

Tempeste magnetiche, quando i ‘brillamenti solari’ possono essere catastrofici

next