Telefonata di un’ora e mezza tra il presidente statunitense Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping. I due leader tornano a parlarsi direttamente dopo oltre 4 mesi, dal summit dello scorso novembre a San Francisco. Diversi i temi al centro del colloquio, a cominciare dai rapporti bilaterali tra i due paesi nel contesto geopolitico attuale. Biden ha esposto le preoccupazioni americane sulla cooperazione di Pechino con la Russia per ricostruire l’industria militare di base di Mosca, riferisce un funzionario dell’amministrazione Usa. Il presidente americano ha inoltre continuato il suo pressing sui narcotici e le droghe sintetiche. In agenda ci sono stati anche la collaborazione nell’intelligenza artificiale e nella lotta alla cambiamento climatico. Lo scorso novembre, nel corso del loro incontro in California, Biden e Xi si erano accordati per combattere l’emergenza fentanyl, l’oppioide sintetico che sta provocando centinaia di migliaia di vittime in America. Da Biden anche l’esposizione delle preoccupazioni sulle politiche commerciali scorrette e le pratiche economiche non di mercato della Cina.

La questione di Taiwan “è la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane”. Il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato che “non lasceremo che le attività separatiste, la connivenza esterna e il sostegno alle forze dell’indipendenza di Taiwan restino incontrollati“. Pertanto, ha aggiunto Xi nel resoconto della Xinhua, “ci auguriamo che gli Stati Uniti mettano in pratica la dichiarazione positiva del Presidente di non sostenere l’indipendenza di Taiwan”. Il presidente cinese ha poi affermato che “Se gli Usa sono disposti a portare avanti una cooperazione a vantaggio reciproco e a condividere i dividendi dello sviluppo cinese, la nostra porta sarà sempre aperta; se insistono nel sopprimere lo sviluppo high-tech della Cina e nel privarla del legittimo diritto allo sviluppo, noi non staremo a guardare“. Xi Jinping ha detto di riferirsi alla “serie infinita di misure per sopprimere economia, commercio, scienza e tecnologia della Cina”, mentre “l’elenco delle sanzioni contro le aziende cinesi è sempre più lungo: questa non è rimozione del rischio ma creazione di rischio”.

Il segretario di Stato Antony Blinken e la segretario al Tesoro Janet Yellen saranno in Cina nelle prossime settimane, hanno anche riferito funzionari statunitensi, in quello che appare un tentativo di distensione tra i due paesi. La scorsa settimana il presidente Xi Jimping aveva incontrato la comunità finanziaria e imprenditoriale statunitense, invitando i membri a continuare a credere nelle potenzialità di crescita dell’economia cinese,

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