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Passa la “legge Al Jazeera” dopo le pressioni di Netanyahu: “Canale terroristico, lo chiudiamo”

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Israele oscurerà Al Jazeera nei prossimi giorni. Sarà possibile dopo l’approvazione definitiva da parte della Knesset di una legge, che era già stata votata in prima lettura e permetterà al governo di chiudere le emittenti straniere se ritenute un pericolo per la sicurezza nazionale. Il via libera del Parlamento israeliano è arrivato in tempi record dopo le pressioni di Benyamin Netanyahu. Il premier, come rivelato dal suo partito Likud, aveva promesso di agire “in maniera decisa per far chiudere” il network del Qatar e per questo aveva parlato con il leader parlamentare della coalizione di governo, Ofir Katz, chiedendogli di assicurare il passaggio della legge in seconda e terza lettura alla Knesset.

Detto, fatto. Così ora lo stesso premier e il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karai potranno chiudere i network stranieri che operano in Israele e confiscarne le attrezzature se ritenute di costituire un “danno alla sicurezza dello Stato”. Subito dopo il passaggio in lettura definitiva della legge, Karai ha fatto sapere di essere pronto a firmare il ban alla rete: “Non ci sarà libertà di parola per i portavoce di Hamas in Israele. Al Jazeera sarà chiusa nei prossimi giorni”.

Duro anche Netanyahu che ha confermato l’oscuramento: “Il canale terroristico Al Jazeera non trasmetterà più da Israele. Intendo agire immediatamente in conformità con la nuova legge per fermare l’attività del canale”, ha scritto su X. “Al Jazeera ha danneggiato la sicurezza di Israele, ha partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre e ha incitato contro i soldati delle forze israeliane di difesa (Idf)”, accusa Netanyahu, aggiungendo che è venuto il momento di rimuoverla “dal nostro Paese”. L’affondo del premier è arrivato nonostante la condanna della Casa Bianca che ha definito “profondamente preoccupante” la decisione di Israele. Critico anche il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller: “Continuiamo a supportare la libertà di stampa”, ha detto.

Come riporta il Times of Israel, l’ordine di oscuramento avrà una validità di 45 giorni ma potrà essere rinnovato per ulteriori periodi di 45 giorni. Secondo i termini del disegno di legge, qualsiasi ordine di chiusura di un canale di notizie straniero può essere vagliato entro 24 ore dal tribunale in caso di opposizione dell’emittente. A quel punto i giudici avranno tre giorni di tempo per decidere se modificare o abbreviare il periodo di oscuramento.

La battaglia tra Israele e Al Jazeera è stata inasprita dall’attacco di Hamas del 7 ottobre e dalla successiva invasione della Striscia di Gaza da parte dell’Idf. Ma il piano di Netanyahu è lo stesso da ben prima. Già nel 2017 si era parlato di una chiusura del network e della revoca delle credenziali ai giornalisti con l’accusa di “sostegno al terrorismo”. Nel corso degli anni i momenti di tensione sono stati altissimi. Era della tv qatarina la giornalista Shireen Abu Akleh uccisa in Cisgiordania con un colpo alla testa da un soldato israeliano. Nonostante le conclusioni delle inchieste dell’Onu e della Cnn, Israele negò un’indagine penale. Lo scorso ottobre, inoltre, 12 familiari del cronista Wael Al-Dahdouh vennero sterminati in un attacco aereo israeliano su Gaza e Al-Dahdouh lo scoprì mentre era in onda.

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