A Bologna da gennaio 2025, nelle ventidue scuole secondarie di primo grado, le porte resteranno aperte anche il pomeriggio per realizzare attività di supporto allo studio, socio-culturali e sportive rivolte ad adolescenti e famiglie con l’intento di promuovere il successo scolastico e formativo, la socialità e la formazione continua.

Dopo una sperimentazione avviata nel 2023 e nata dal percorso “Le Nuove Scuole di Quartiere” – frutto della collaborazione tra il Comune e la fondazione Innovazione Urbana che aveva coinvolto il comprensivo 12 Farini in zona Savena e l’Iis “Belluzzi-Fioravanti” a Borgo Panigale-Reno – l’amministrazione ha deciso di estendere il progetto a tutta la città investendo per cinque anni, settecento mila euro di fondi messi a disposizione per ciascuna annualità dall’Unione Europea. Ad annunciare la novità sono stati il sindaco Matteo Lepore e l’assessore alla scuola Daniele Ara nel corso della presentazione di “Radicalmente Adolescenti”, il documento che riporta la strategia comunale definita per e con gli adolescenti, e che prevede nuove azioni e servizi a loro rivolti dove il Comune ci ha messo di tasca sua un milione e seicento mila euro.

L’obiettivo di aprire le scuole il pomeriggio non è quello di costringere i ragazzi ad andare a fare lezione ma di avere nuove opportunità gratuite, formative, culturali e di socializzazione, qualificando il tempo extrascolastico sia durante il periodo invernale che nel periodo estivo, sostenendo la socialità, la crescita personale, contrastando situazioni di povertà educativa, consolidando la sinergia tra scuola, mondo educativo e risorse comunitarie, favorendo una lettura condivisa dei bisogni adolescenziali e la costruzione di un linguaggio comune tra i diversi soggetti coinvolti. I ragazzi potranno trovare una mano per lo studio assistito, per il potenziamento delle competenze e la preparazione di verifiche e interrogazioni ma anche attività sportive e laboratoriali quali calcio misto e boxing, atletica, teatro e giocoleria, videomaking, laboratori di stampa 3D, di produzione musicale digitale e fumetto.

A spiegare a ilfattoquotidiano.it come funzionerà il tutto è l’assessore Ara: “Abbiamo fatto nei mesi scorsi una prima elaborazione che si chiama piano adolescenti che raccoglie gli spunti di un’istruttoria pubblica durata tre giorni presso il consiglio comunale e una rielaborazione con i quartieri e le diverse comunità professionali che lavorano con gli adolescenti. Con le autonomie scolastiche per cinque anni realizzeremo delle attività, degli atelier nei pomeriggi facendo della scuola un punto di riferimento”.

I prossimi mesi saranno destinati a lavorare con i dirigenti per comprendere come strutturare la guardiania per poi fare un bando per raccogliere progetti: ogni scuola potrà scegliere quale inserire nella propria esperienza educativa. Lepore sogna in grande e a maggio sarà a Napoli per provare ad estendere questa idea anche alla città guidato dal sindaco Gaetano Manfredi. “Bologna e Napoli – spiega il primo cittadino del capoluogo emiliano – sono un esempio di quello che si può fare col mondo del terzo settore con i fondi europei, però se fosse una strategia nazionale si potrebbe fare molto di più. Ce lo siamo detti con il sindaco Manfredi ci metteremo a disposizione, senza fare polemica, ma presentando progetti e le nostre idee”.