Il Partito democratico è la forza politica che guadagna di più nell’ultimo mese. Lo dice un sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera. La crescita del Pd non intacca il primato di Fratelli d’Italia (che pure guadagna qualcosa), anche se riduce di un punto il distacco tra i due partiti. Tra i soggetti che vantano il segno più c’è anche Forza Italia che – secondo l’istituto diretto da Nando Pagnoncelli – ha perfezionato il sorpasso sulla Lega. Per paradosso, con l’avvicinamento delle Europee, aumenta l’area del non voto e degli indecisi: se un mese fa per Ipsos pesava il 49,5 per cento del campione, ora ha toccato quota 52,5. In questo quadro nell’ultimo mese aumenta il gradimento nei confronti del governo così come nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tra i leader politici il leader di Forza Italia Antonio Tajani precede Giuseppe Conte e Elly Schlein, nell’ordine.

I partiti
Il dettaglio dei numeri forniti da Ipsos dice che Fdi a fine marzo si attesta al 27,5, mezzo punto in più di un mese fa e un punto e mezzo in più del risultato (reale) alle urne delle Politiche del 2022. Il Pd segue al 20,5, risultato di un incremento di 1,5 in un mese (alle Politiche i dem si erano fermati al 19,1). Arretra il M5s: secondo Ipsos il calo sarebbe sonoro (-1,3) e produrrebbe un valore attuale del consenso del 16,1, di poco superiore al risultato delle elezioni per il Parlamento di un anno e mezzo fa.

E poi, sotto alla linea del 10, il duello interno al centrodestra tra Forza Italia e Lega: i berlusconiani raggiungono l’8,7 (con un aumento di mezzo punto in un mese), mentre il Carroccio frena all’8 per cento (con una lieve flessione dello 0,2). Cede significativamente (-0,8) l’Alleanza Verdi Sinistra che è al 3,3 e vedrebbe allontanarsi la soglia di sbarramento delle Europee (che è al 4). Attualmente il 3,3 è il valore attribuito anche a Italia Viva (-0,1). I partner nel cartello elettorale inaugurato proprio ieri – +Europa – sono accreditati del 2,8 (+,2). Almeno sulla carta la somma delle due percentuali permetterebbero il superamento della soglia di sbarramento. Secondo Ipsos ad arrancare è Azione (2% frutto di una flessione di mezzo punto).

Infine i partiti più piccoli e non rappresentati in Parlamento. La lista di Michele Santoro, Pace Terra Dignità, è data all’1,5 per cento al “debutto” nei sondaggi Ipsos. Stessa percentuale per Italexit (in leggero aumento), stabile Democrazia sovrana popolare di Marco Rizzo all’1,2.

Il governo e la premier
La sostanziale tenuta dei partiti dell’area di governo comporta un identico trend nel gradimento dell’esecutivo. Per Ipsos ad ora è al 47 per cento, un punto in più di un mese fa, 3 punti in più di dicembre. Idem succede per la premier Giorgia Meloni. Il gradimento per la presidente del Consiglio è al 48 per cento, un punto in più dello scorso mese e tre punti in più di dicembre.

I leader di partito
Quanto agli altri leader si conferma al primo posto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al secondo rialzo in due mesi: il gradimento è del 36%, 5 punti in più di sei mesi fa. Il primo inseguitore è il leader del M5s Giuseppe Conte che continua a conservare il suo “tesoretto” di fiducia intorno al 30 per cento che permane ormai dal giorno delle ultime elezioni (a questo giro il consenso è del 31). Riprende quota anche il gradimento per l’altro pezzo del campo progressista, la segretaria del Pd Elly Schlein, al 27 per cento (contro il 24 degli ultimi due mesi). Seguono Matteo Salvini al 24 (in calo rispetto agli ultimi 2 mesi), Maurizio Lupi al 21 (stabile), Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi tutti al 20. Chiudono questa classifica Carlo Calenda (al 17, -2 rispetto a febbraio) e Matteo Renzi (al 15, +1).

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