Il prossimo mercoledì 3 aprile l’aula della Camera svolgerà la discussione generale della mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Daniele Santanchè. Questa mattina è arrivato il comunicato stampa della Lega: “La Lega è e resta garantista. La vicenda che riguarda Santanchè confermerà per l’ennesima volta la compattezza della maggioranza e la piena sintonia tra i leader”. Ma se, tra i leader del centrodestra, Antonio Tajani ha già espresso la sua difesa in favore della Santanchè, gli altri leader – Meloni e Salvini – per il momento tacciono. Sul tema Santanchè qualcosa di più del comunicato mattutino ci dice il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. C’è la conferma del ‘garantismo’ “nei confronti di qualsiasi esponente politico” e quindi anche della ministra. “E’ giusto che si facciano delle valutazioni in base a delle condanne”. Ma con un rinvio a giudizio per accuse gravi come la truffa sui fondi Covid, potrebbe restare al governo? “E’ un tema di Fratelli d’Italia, dal mio punto di vista loro e la presidente del Consiglio ne valuteranno l’opportunità che rimanga o non rimanga”. Proviamo ad insistere. Per lei potrebbe restare al governo anche con un rinvio a giudizio? “No, io non sto dicendo questo – ci risponde il vicesegretario del Carroccio – secondo me sono questioni che valutare Meloni, visto che è un esponente del suo partito, io da vicesegretario Lega e non essendo esponente di governo non posso dire se è opportuno o non opportuno che rimanga”.

Articolo Precedente

Nel continente nero, il libro-inchiesta di Francesco Cancellato sullo “scivolamento a destra” dell’Europa. “Processo in atto da anni, indipendentemente dalle elezioni” | L’estratto

next
Articolo Successivo

Il Pd attacca Giorgetti: “Eni cede l’Agi alla famiglia Angelucci? Roba da oligarchie, lo Stato che vende ai partiti”

next