Prestazioni, autonomia e piacere di guida. Sono questi i tre punti su cui Audi si è concentrata per aggiornare la Q4 e-tron (anche in versione Sportback), che è l’elettrica di Ingolstadt più venduta in Italia e nel mondo. La base di partenza è sempre la piattaforma modulare MEB – comune a tutto il Gruppo Volkswagen – con cui Audi ha debuttato nel segmento dei SUV medi 100% elettrici e che prevede gli accumulatori in basso tra i due assi per liberare spazio nell’abitacolo.

Pure le misure del corpo vettura sono invariate: 4,58 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza, 1,63 di altezza e 2,76 di passo, che definiscono una volumetria interna generosa e un bagagliaio da 535 litri. A livello tecnico la novità maggiore è il nuovo motore posteriore che eroga 82 CV e 235 Nm in più rispetto al precedente rendendo lo scatto da 0 a 100 km/h più rapido (6,7 s invece che 8,5 s). Pure la versione top di gamma a quattro ruote motrici ha visto crescere le prestazioni, con la potenza massima salita da 299 a 340 CV e l’accelerazione da 0 a 100 km/h scesa da 6,2 a 5,4 secondi.

Ma oltre a essere più potente, la nuova unità elettrica è più efficiente grazie a inediti componenti per la lubrificazione e il raffreddamento. Così, grazie anche alla chimica delle celle batteria evoluta, l’autonomia è aumentata fino a raggiungere i 559 km omologati WLTP nella variante Sportback 45 e-tron. Quando poi è ora di partire, si può contare sul sistema di navigazione e pianificazione degli itinerari che permette di verificare – attraverso l’app myAudi o con il sistema di infotainment MMI – quante ricariche siano necessarie per raggiungere la destinazione. L’indicazione viene aggiornata costantemente in base allo stato delle colonnine, del traffico, del percorso, dello stile di guida e delle condizioni ambientali, privilegiando le stazioni ad alta potenza.

Tornando alla meccanica, altri aggiornamenti hanno riguardato le sospensioni e lo sterzo, per rendere la guida più dinamica e precisa. Quanto alla ricarica, le versioni bimotore a trazione integrale accettano fino a 175 kW (40 kW più di prima) in corrente continua, mentre per le altre restano validi i 135 kW.

Inoltre, è stato implementato il precondizionamento della batteria in previsione della ricarica rapida, una funzione che sfrutta sia il navigatore sia la pianificazione degli itinerari che monitora e valuta le infrastrutture di ricarica disponibili. Altra novità è la funzione Plug & Charge che è di serie su tutta la gamma e avvia la ricarica senza alcuna scheda o app se la colonnina è compatibile. Nelle stazioni Ionity ed Ewiva basta collegare il cavo alla presa e le colonnine riconoscono automaticamente le vetture, facendo partire il rifornimento. L’autenticazione avviene mediante comunicazione crittografata al collegamento del cavo e anche la fatturazione è automatizzata. Questo servizio fa parte del network Audi charging che è attivo in 29 paesi europei e che grazie a unico contratto permette di fruire di oltre 650.000 punti di ricarica in Europa, di cui oltre 42.000 in Italia.

Ed è proprio viaggiando che si scopre il piacere di guida della Q4 e-tron, che è lontano dai canoni tradizionali. La somma tra l’assenza di vibrazioni, la silenziosità della meccanica e quella data dall’insonorizzazione, crea un ambiente rilassato a cui è facile abituarsi. Anche la spinta dei due motori elettrici (uno per asse), istantanea, piena e senza incertezze, crea subito una certa assuefazione. La stessa che comporta la tecnologia della Q4 e-tron, su cui debutta il cambio di corsia assistito che lavora insieme al cruise control adattivo: in autostrada e oltre i 90 km/h indica al conducente se è sicuro cambiare corsia, visualizzando indicazioni all’interno dell’head-up display a realtà aumentata. Poi, se il guidatore avvia la manovra toccando l’indicatore di direzione, il sistema lo assiste nella sterzata grazie al radar posteriore. Tutto questo, però, si paga salato visto che i prezzi delle nuove Audi Q4 e-tron partono da 57.800 euro per la versione Suv e da 59.800 euro per la Sportback. Rispetto a quando l’auto ha debuttato sul mercato italiano, poco più di tre anni fa, sono saliti di oltre 12.000 euro.