Le parole di Michele Emiliano sono inaccettabili. Anche se poi ha rettificato, ha procurato un enorme danno d’immagine a Decaro, a cui va la mia solidarietà politica, umana e giuridica“. Così a Omnibus (La7) l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris commenta la frase pronunciata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sul palco della manifestazione di solidarietà per il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo la decisione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di nominare la commissione di accesso per valutare lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose dopo i 130 arresti scaturiti dall’inchiesta della Dda.

Le parole di Emiliano sono poi state rettificate dall’interessato a seguito della coda delle critiche condivise anche da de Magistris, che però non risparmia neppure Decaro, pur accreditandogli stima: “Innanzitutto, questa legge sullo scioglimento dei Comuni per mafia, così come la legge Severino, va rivista perché può diventare una clava per strumentalizzazioni politiche. Decaro è una brava persona, io l’ho conosciuto bene, è una persona onesta, un bravo sindaco, un bravo politico, un ottimo presidente dell’Anci. Però mi colpì molto – continua – quando lui allargò la maggioranza a persone che, chi conosce la politica, sa che di questione morale non avevano nulla. E allora è là che bisogna stare attenti. Si deve stare attenti anche nel fare le affermazioni di Emiliano e nel praticare le cose che lui ha detto. Quindi, solidarietà assoluta a Decaro, ma questo sia un campanello d’allarme: se vuoi essere al di sopra del livello mediocre della politica, devi stare molto, ma molto attento con chi la fai“.

L’ex magistrato non risparmia naturalmente Piantedosi: “Deve ricordarsi che non è il ministro solo di una parte politica, ma il ministro dell’Interno di tutti. E in questo caso ha fatto una cosa assolutamente errata e sbagliata. Poi, ripeto, è brutta questa cosa di Emilano, così come è brutto il fatto che Decaro non si sia reso conto, conoscendo così bene il territorio, di chi si portava in maggioranza. Ma questi – conclude – sono dati politici, non giudiziari. La questione morale è molto importante e Decaro è una persona talmente perbene che avrebbe dovuto stare attento“.

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