Un’altra vittima del lavoro in Italia. Un uomo di 52 anni è morto precipitando all’interno di uno scavo in un cantiere stradale a Sant’Alessio, in provincia di Lucca, dove sono in corso i lavori per una fognatura. La dinamica dell’incidente è da chiarire perché il corpo era sepolto nello scavo solo per la parte inferiore. Anche ad Anghiari, in provincia di Arezzo, si è verificato un incidente in cui è rimasto ferito un operaio di 25 anni. Sul posto è intervenuta l’ambulanza della Misericordia di Pieve Santo Stefano che ha trasportato l’uomo in codice 1 al pronto soccorso dell’Ospedale di San Sepolcro.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con l’automedica di Lucca e l’ambulanza, ma quando sono arrivati sul posto non c’era più niente da fare ed è stato constatato il decesso dell’operaio. Inizialmente era stato attivato anche l’elisoccorso Pegaso ma il suo intervento non è stato più necessario. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl. L’incidente, avvenuto per cause ancora in corso di accertamento, si è verificato attorno alle 8,30 di giovedì mattina. Stando ad una prima ricostruzione, l’operaio sarebbe rimasto semi sepolto in un cedimento durante le attività di scavo. È rimasta ferita anche un’altra persona che, stando a quanto appreso, è intervenuta per tirare fuori il lavoratore.

“Questa mattina in un cantiere privato nella frazione di Sant’Alessio si è verificata l’ennesima tragedia sul lavoro. Un uomo di 51 anni ha perso la vita. Credo che uscire la mattina di casa per recarsi al lavoro e non tornare più dai propri cari sia inaccettabile per una società che voglia definirsi civile”, scrive Mario Pardini, sindaco di Lucca, a poche ore dall’incidente mortale sul lavoro avvenuto a Sant’Alessio. Il primo cittadino, appresa la notizia, si è recato sul posto assieme ad alcuni assessori della sua giunta. “In attesa di un chiarimento delle dinamiche che hanno portato a questa tragedia, su cui sono in corso gli accertamenti delle autorità preposte – conclude il sindaco di Lucca – esprimo il mio personale cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia della vittima”

Le morti bianche non si arrestano. Risale al 19 marzo il flashmob organizzato a Roma dalla Uil per tornare ad accendere l’attenzione sul problema degli incidenti sul lavoro: 1.041 bare messe in fila in piazza del Popolo a rappresentare i 1.041 lavoratori che hanno perso la vita sul posto di lavoro nell’ultimo anno. Un “bollettino di guerra inaccettabile”, ha sottolineato a margine dell’iniziativa il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, avanzando la necessità di politiche strutturali e mirate.