“SpaceX di Elon Musk sta costruendo una rete di centinaia di satelliti spia per gli Stati Uniti”. La notizia è riportata in esclusiva sul dell’agenzia di stampa Reuters. Nell’articolo si sottolinea che la rete di satelliti rientra in un contratto con il National Reconnaissance Office (NRO), un’agenzia di intelligence che gestisce i satelliti spia e che fa parte del Dipartimento della Difesa. L’agenzia di stampa cita cinque fonti anonime.

La costruzione della rete di satelliti, secondo la testata britannica, è affidata all’unità aziendale Starshield di SpaceX nell’ambito di un contratto da 1,8 miliardi di dollari. In caso di successo, secondo le fonti, “il programma farebbe progredire in modo significativo la capacità del governo e delle forze armate statunitensi di individuare rapidamente potenziali obiettivi in qualsiasi punto del globo”. I satelliti consentirebbero agli Usa di acquisire rapidamente immagini continue delle attività a terra quasi ovunque nel mondo, aiutando le operazioni di intelligence e militari

A febbraio era stato il Wall Street Journal a riferire dell’esistenza di un contratto classificato da 1,8 miliardi di dollari per Starshield con un’agenzia di intelligence sconosciuta, senza specificare gli scopi del programma. Reuters ha contattato SpaceX ma la società non ha risposto alla richiesta di un commento. L’agenzia NRO ha riconosciuto la sua missione di sviluppare un sistema satellitare sofisticato e le sue collaborazioni con altre agenzie governative, aziende, istituti di ricerca e nazioni, ma ha rifiutato di commentare l’esclusiva di Reuters: “Il National Reconnaissance Office – ha dichiarato un portavoce alla Reuters – sta sviluppando il sistema di intelligence, sorveglianza e ricognizione spaziale più capace, diversificato e resistente che il mondo abbia mai visto”.

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