Il Pd del Piemonte ha trovato in extremis l’unità sul nome del candidato presidente alla prossime regionali. A sfidare l’attuale governatore Alberto Cirio sarà Gianna Pentenero, educatrice in una cooperativa, ex assessora regionale all’Istruzione con Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino, ora assessora con deleghe a Lavoro e polizia locale nella giunta Lorusso. “Siamo arrivati a questa assemblea con due mozioni – ha affermato il segretario regionale Domenico Rossi, chiudendo la sua relazione ai delegati dell’assemblea regionale – ma è maturato in queste ore uno scenario unitario che vede la disponibilità di Chiara Gribaudo e Daniele Valle non tanto di fare un passo indietro, questo non lo chiederei mai, ma a fare un passo di lato. E questo è stato fatto anche grazie alla disponibilità di una persona, Gianna Pentenero, a candidarsi alla presidenza del Piemonte alla prossime regionali”.

Il compromesso è arrivato con la regia di Davide Baruffi e Igor Taruffi, responsabili enti locali organizzazione del Pd. La segretaria Elly Schlein, che pure era favorevole a schierare la vicepresidente dem Gribaudo, spingeva per un accordo per evitare un nuovo caso Chiorazzo, il candidato proposto dai dem in Basilicata ma sacrificato perché sgradito al M5s. “Sento spesso dire che la partita in Piemonte è difficile, anche in Sardegna sembrava difficile, ma ce l’abbiamo fatta”, ha commentato Baruffi. “Il passaggio di oggi è molto importante, semina per il futuro, ma dobbiamo continuare testardamente a lavorare. Non è un punto di arrivo ma di inizio. Solo uniti si vince, ma naturalmente non basta: per vincere dobbiamo risposte ai cittadini”.

Di fronte alla scelta dei dem, il movimento 5 stelle ha mostrato freddezza, ben presto diventata distanza. “Della candidatura di Gianna Pentenero apprendo adesso, non ne ero informato – ha commentato a caldo Giuseppe Conte da Napoli – valuteremo internamente, sentiremo anche il Pd, ma se dovessimo registrare una divergenza non lo faremo certo pensando che abbiamo dei nemici da combattere. Quello che posso dire – ha aggiunto il leader dei 5 stelle – è che in Piemonte si è creato un tavolo di confronto faticoso. Poco tempo fa alle elezioni per il Comune di Torino il Pd ha preso una strada e il M5s un’altra. In Piemonte c’è una giunta che sta realizzando progetti in direzione diversa da quella tracciata da Appendino, quindi ci sono delle difficoltà. Ciò nonostante c’è stata la disponibilità a costruire la coalizione. Apprendo ora della candidatura – chiude Conte – evidentemente c’è una persuasione che non si era raggiunta prima, un sufficiente punto di convergenza”.

Più secca la risposta del gruppo dirigente dei pentastellati in regione. “Apprendiamo dalle agenzie di stampa la decisione maturata dal Partito Democratico di ufficializzare la candidatura di Gianna Pentenero alle prossime elezioni regionali del Piemonte”. Così in una nota Sarah Disabato, coordinatrice regionale e Capogruppo M5S Piemonte, Sean Sacco, consigliere regionale M5S Piemonte , Ivano Martinetti, consigliere regionale M5S Piemonte , Elisa Pirro, senatrice M5S, Chiara Appendino, deputata M5S e Antonino Iaria, deputato M5. Che aggiungono: “Una decisione che cozza con il dialogo che – seppur tra difficoltà e differenze – era stato intavolato in trasparenza e franchezza in questi mesi per definire gli aspetti programmatici di una proposta politica condivisa e unitaria. Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle illustrerà il proprio programma elettorale e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato Presidente – convinto che il nodo per far voltare pagina al Piemonte sia quello di un’agenda programmatica all’altezza della volontà di cambiamento richiesta dai cittadini”.

Articolo Precedente

Salvini a muso duro contro gli alleati: “Non è la stessa cosa votare Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Noi diciamo no a Macron e Von der Leyen”

next
Articolo Successivo

Meno sbarchi, il governo rivendica e Meloni parte per fermare i profughi dal Sudan. Dove sono finiti i migranti? Nell’Oceano Atlantico

next