Giuseppe Sala è tornato a parlare di San Siro. E lo ha fatto durante la prima diretta Instagram dedicata ai temi della città “Cose in Comune”, dove si è confrontato con i cittadini anche sul tema stadio. Il sindaco di fatto ha svelato il suo piano b perché nel caso in cui Inter e Milan decidessero di non ristrutturare il Meazza, come prima strada lui proverà a farlo diventare un impianto dedicato alla musica dal vivo. Lo ha spiegato lui stesso: “Si lavorerebbe sull’ipotesi di dedicarlo alla musica dal vivo ed eventi di varia natura. Se i club non saranno per nulla interessati è la prima via che proverei ed ho già avuto contatti in proposito. I concerti dal vivo ormai fanno riferimento a due, tre multinazionali ed io ho rapporti continui, loro sarebbero interessati” ha affermato Sala.

Se le due squadre milanesi “nonostante i tentativi che stiamo facendo dicessero che San Siro non interessa non potrei mai lasciare lo stadio abbandonato – ha aggiunto -. Una via plausibile è quella dei concerti perché lo stadio ha una storia su questo, il mondo della musica dal vivo inoltre è un business molto importante, in Italia fa più fatturato del cinema quindi, a loro interesserebbe”. Il primo cittadino poi ha spiegato una serie di ragioni per cui i club calcistici milanesi dovrebbero essere spinti a sposare la causa San Siro. “E, poi, la gente come ci arriva? Come parcheggia? E i vincoli urbanistici? Non dico sia impossibile, ma conosco le regole dell’amministrazione pubblica e vi dico che non è una passeggiata”, ha detto in diretta il sindaco. We Build la società di costruzioni milanese che già a febbraio si era offerta di realizzare i lavori, potrebbe essere la valida alternativa. “Milan e Inter hanno bisogno di patrimonializzare e per farlo acquistare uno stadio sarebbe la cosa migliore, anche in termini di garanzia per eventuali finanziamenti. Con il costo del denaro e i tassi di interesse attuali io sto offrendo a Milan e Inter un investimento molto più limitato permettendo alle due di rimanere insieme e garantendo a tifosi, milanesi e al Comune che si migliori il quartiere”, ha sottolineato Sala, che più volte si è detto affezionato al Meazza.

Infine il sindaco ha parlato del Milan e del progetto di stadio di proprietà a San Donato: “Da sindaco e da tifoso dico alle squadre che è un idea che comporta tanti rischi. Se una partita è gestita da Milano o da San Donato la situazione cambia molto. Noi schieriamo fino a 200 vigili urbani. Se la partita si gioca a San Donato credo che il Comune abbia una trentina di vigili. Quanti ne dovrebbe assumere? Non è più come una volta che si giocava solo la domenica. Poi ci sono i vincoli urbanistici, il problema dei parcheggi. Non dico che sia impossibile farlo. Dico però al Milan, attenzione conosco le regole dell’amministrazione e vi dico che non è una passeggiata di primavera”.

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