Bagarre alla presentazione del libro La scuola dei talenti del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara alla libreria Mondadori di Roma, evento moderato dalla giornalista Agnese Pini e avente come ospite d’eccezione il leader della Lega Matteo Salvini.
Il caos esplode dopo circa 40 minuti dall’inizio del dibattito quando Giulia Mengozzi, coordinatrice provinciale romana della Rete studenti medi, contesta vivacemente l’intervento apologetico di Valditara sulla scuola ai tempi del governo Meloni e ricorda che il ridimensionamento scolastico ha comportato la chiusura di molti plessi.
Il ministro dell’Istruzione sbotta: “Non interrompa la riunione e non dica falsità, il ridimensionamento non chiude le scuole. Si informi e non faccia propaganda“.

Alcuni minuti dopo Valditara viene contestato da Christian Raimo, scrittore e insegnante, il quale critica le novità annunciate dal ministro sulle pagelle dei bambini della scuola elementare: oltre alle valutazioni analitiche degli scolari, infatti, la pagella dovrà prevedere un giudizio sintetico. A riguardo, giorni fa Valditara ha addirittura paventato la possibilità di introdurre il giudizio ‘gravemente insufficiente’.
Raimo incalza Valditara, che ancora una volta perde le staffe e la butta sul politico: “Noi siamo persone democratiche e non interrompiamo. Mi lasci parlare, non faccia l’intollerante. Vedete? Purtroppo la sinistra ha queste manifestazioni di intolleranza“.
Salvini conforta il ministro, mormorando più volte: “Lascia perdere, Beppe. Ma che te frega“.

Raimo chiede a Valditara se introdurrà il giudizio ‘gravemente insufficiente’ e il ministro risponde piccato: “Valuteremo se sarà utile”.
Le proteste dello scrittore poi si indirizzano a Salvini che discetta di voto di condotta.
“Amico mio – ribatte Salvini alludendo al celebre refrain di Antonio Razzisarai un tifoso incazzato della Lazio perché è uscita dalla Champions. Però effettivamente meritavate. Se segnava Immobile, era un’altra partita, dai. Però purtroppo l’ha messa fuori”.

Ma non è finita, perché negli ultimi minuti del dibattito Valditara stigmatizza “certa informazione” che “mistifica” e fa “elucubrazioni”, in riferimento alla domanda sul giudizio ‘gravemente insufficiente’ che era stata fatta da Raimo e che erroneamente il ministro attribuisce a Pini. Lo scrittore cerca di correggerlo e ancora una volta si scaldano gli animi.
Salvini prende le difese di Valditara e rimbrotta Raimo: “Se lei fa l’insegnante e interrompe la gente che parla, non fa bene il suo mestiere dal mio punto di vista, perché il rispetto e la buona educazione stanno alla base del mestiere di insegnante. Eh, Madonna mia”.

Poi regala la vera perla finale della serata: “Sì, io a scuola copiavo. Però facevo anche copiare, perché la cosa più insopportabile sono quelli bravi che non fanno copiare. Questo è un comportamento grave”.

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