Il governatore dem Vincenzo De Luca è stato rinviato a giudizio davanti alla Corte dei Conti per il presunto danno erariale causato dal “green pass regionale” introdotto in Campania nel 2021, realizzato attraverso la distribuzione di una “smart card” finalizzata a dimostrare la vaccinazione anti-Covid. Secondo la Procura contabile campana, la produzione delle card è stata una spesa pubblica inutile, in quanto finalizzata a raggiungere lo stesso obiettivo già perseguito dal green pass nazionale. A De Luca, in particolare, è contestato un danno erariale pari a 928mila euro, il 25% del totale.

Per questo, lo scorso agosto, al presidente della Regione e agli altri cinque componenti dell’Unità di criti della Regione (Italo Giulivo, Antonio Postiglione, Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello) era stato notificato l'”invito a dedurre”, l’equivalente nel processo contabile dell’avviso di conclusione indagini. Secondo la magistratura contabile, peraltro, la materia degli attestati di vaccinazione era di competenza del legislatore nazionale e dell’amministrazione centrale. Gli accertamenti sono stati svolti dalla Guardia di finanza, coordinata dai sostituti procuratori generali della Campania Davide Vitale e Mauro Senatore.

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