Si getta via ancora troppo cibo. Anche se, come ha ricordato il Wwf Italia durante l’ultima giornata mondiale dedicata allo spreco alimentare, questo sperpero nelle case italiane è diminuito del 12% rispetto a un anno fa: nel 2022, anno di ripresa post pandemia, abbiamo gettato 75 g di cibo al giorno – 524 g settimanali – poco più di 27 kg di cibo l’anno a persona. Un dato che si accentua a sud (+ 8% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 38% rispetto alla media italiana). Trai cibi sprecati spiccano la frutta e il pane, seguiti da insalata, verdure, aglio e cipolle. Una perdita che vale 6,5 miliardi di euro per quanto riguarda le nostre case e oltre 9 miliardi di euro nella filiera, dai campi alle case. Sembra ancora lontano l’obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu al 2030: “dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030“.

Strategia anti spreco: congelare i cibi

Di sicuro, contro lo spreco alimentare l’attitudine a congelare il cibo è una conquista che vale la pena curare e mantenere costantemente nelle nostre abitudini. Solo che è un’operazione non così semplice e banale, occorre conoscere alcune regole per evitare che il cibo conservato si preservi realmente dal punto di vista nutrizionale e igienico. Perché i batteri presenti sull’alimento potrebbero rivitalizzarsi e moltiplicarsi, con il rischio di infezioni.

Il parere dell’esperto

Quali sono queste precauzioni da prendere? E in particolare, tutti i cibi freschi si possono congelare in freezer? “Frutta e verdure freschi riposti nel congelatore si conservano bene, ma a causa del grande contenuto di acqua, cambiano decisamente consistenza e risultano poco gradevoli al consumo. Meglio congelare i vegetali dopo cottura, grigliatura o almeno dopo rapida sbollentatura”, spiega al FattoQuotidiano.it il dottor Paolo Pigozzi, medico nutrizionista. “Le verdure congelate possono essere generalmente utilizzate per la realizzazione di minestre, mentre la frutta è perfetta per torte o crostate”.

Dottor Pigozzi, quanto tempo possono restare in freezer o congelatore di casa?
“C’è accordo su un tempo massimo di conservazione dei cibi congelati di circa 3 mesi. Termine da rispettare per carne e pesce, mentre altri alimenti (pane, pizza, ecc.) si conservano anche più a lungo, ma la qualità organolettica ne viene gradatamente compromessa”.

I cibi da ri-congelare

Quali alimenti posso ri-congelare se me ne rimane ancora dopo scongelamento?
“È opportuno non ricongelare alimenti scongelati se non dopo cottura. Quindi, un piatto preparato con alimenti scongelati può essere ricongelato una volta cotto”. Il pane congelato posso ri-congelarlo? “Contenendo relativamente poca acqua (circa il 30%), il pane scongelato è esposto solo limitatamente allo sviluppo di microrganismi (batteri, funghi) che ne potrebbero compromettere la salubrità. Dopo scongelamento può dunque essere ricongelato. Tuttavia occorre essere consapevoli che cicli ripetuti di congelamento e scongelamento compromettono gradatamente le qualità organolettiche dell’alimento”.

I cibi ancora caldi si possono congelare?
“È opportuno non mettere nel congelatore contenitori caldi e alimenti bollenti. Il congelatore potrebbe deteriorarsi e la riduzione della temperatura interna potrebbe compromettere la conservazione del cibo. Oltre a favorire la formazione di brina sulle pareti del freezer e ridurne così l’efficienza energetica. Meglio far raffreddare il cibo in frigo in contenitore chiuso e poi inserirlo nel congelatore”.

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