Gli agricoltori tornano a protestare a Bruxelles e assediano le sedi dell’Unione Europea. Con centinaia di trattori sono state bloccate diverse strade della città, nella zona del quartiere europeo, dove si sta tenendo la riunione dei ministri dell’Agricoltura dei Paesi Ue. Arrivati da diversi Stati, gli agricoltori protestano contro la Politica agricola comune e il Green Deal.

La tensione è altissima: su rue de La Loi a pochi metri dalla Commissione europea e dall’Europa Building dove si sta riunendo il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura si registrano diversi i roghi, appiccati dai manifestanti usando copertoni, e cassonetti dati alle fiamme.

I manifestanti hanno forzato uno dei blocchi della polizia su rue de Pascal, dapprima con alcuni partecipanti alla protesta entrati a piedi e poi direttamente entrando con i trattori, per riversarsi in Chaussee d’Etterbeek, una via interdetta alla protesta. Sulla strada a ridosso del Consiglio Ue, rue Froissart, la polizia sta cercando di contenere i manifestanti che lanciano fumogeni contro le forze dell’ordine.

Si sono alzate intense colonne di fumo, si sentono diverse esplosioni di petardi, e la polizia ha azionato gli idranti, da quanto risulta al momento solo dirigendoli contro i roghi. Alcuni trattori si sono diretti verso Place de Luxemburg, davanti al Parlamento europeo, interdetta ai veicoli agricoli. I trattori hanno anche bloccato le vie di accesso all’aeroporto di Bruxelles, rimuovendo il presidio dopo qualche ora.

La protesta è iniziata alle prime luci dell’alba. Per provare a gestire la situazione, sono anche stati chiusi i tunnel Reyers-Centre, Tervueren, Cinquantenaire e Loi, nonché le fermate della metropolitana di Schuman e Maelbeek.

Articolo Precedente

La ricetta di Draghi per il futuro dell’Ue: “Investimenti enormi e rapidi in difesa e nuove tecnologie”

next
Articolo Successivo

Zelensky e la lista di filoputiniani: pensiamoci bene prima di ammettere l’Ucraina in Ue

next