“I bisogni delle transizioni verde e digitale sono stimati in almeno 500 miliardi di euro l’anno, a cui va aggiunta la difesa, gli investimenti produttivi”. È il conto che l’ex presidente della Bce Mario Draghi ha messo sul tavolo dei ministri europei dell’Economia riuniti a Gand, in Belgio. Draghi ha presentato la sua relazione sulla competitività dell’Europa in cui si sottolinea come “Il divario dell’Ue rispetto agli Usa si sta allargando soprattutto dopo il 2010. Agli Usa sono serviti due anni per tornare ai livelli precedenti, all’Ue 9 anni e da allora non siamo saliti. C’è un gap di investimenti dell’1,5% del Pil pari a 500 miliardi di euro”. Draghi ha quindi chiesto ai ministri un parere su come finanziare le esigenze di maggiori investimenti, su come mobilitare il risparmio in Europa, sullo spazio fiscale nazionale, anche alla luce delle nuove regole del Patto di stabilità, e su cosa pensino di un fondo Ue, di un prestito o di partenariati pubblici e privati in cui la Bei potrebbe avere un ruolo.

Rispetto agli investimenti necessari, ha precisato Draghi, “non intendo solo il denaro pubblico, ma anche i risparmi privati: come si potrebbero mobilitare le risorse private in misura molto più elevata rispetto al passato e sono impaziente di avere questa discussione”. “Siamo qui – ha segnalato al proprio arrivo -per un primo scambio con diverse parti interessate per la preparazione del rapporto sulla competitività dell’euro. “Negli ultimi anni si sono verificati molti cambiamenti profondi nell’ordine economico globale e questi cambiamenti hanno avuto una serie di conseguenze, una delle quali è chiara: in Europa si dovrà investire una quantità enorme di denaro in un tempo relativamente breve”, ha spiegato Draghi. “Quando guardiamo ai nostri principali concorrenti e agli Stati Uniti in particolare, il divario è ovunque: nella produttività, nella crescita del Pil, nel Pil pro capite”, ha insistito l’ex banchiere centrale.

“Oggi avremo un’opportunità molto interessante per discutere con Mario Draghi del lavoro che sta facendo per la sua relazione sulla competitività europea. Penso che sia una discussione molto interessante e sono sicuro che siamo in buone mani, soprattutto quando presenterà la sua relazione sarà un contributo molto importante”, ha detto il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni arrivando alla riunione.

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