Mentre l’offensiva russa preme sulle truppe ucraine, specialmente a Sud, il presidente Volodymyr Zelensky cerca di tenere alta l’attenzione sulla causa ucraina. Nel momento di maggiore difficoltà del suo Paese dall’estate scorsa, dopo una serie di sconfitte sul campo e col sostegno occidentale che incontra le prime importanti difficoltà, soprattutto a causa dell’ostruzionismo dei Repubblicani statunitensi, il capo dello Stato torna a mettere pressione sugli alleati, ricordando che la vittoria dell’Ucraina rimane l’unica soluzione percorribile al momento e, dopo l’annuncio di una nuova controffensiva a breve, motiva il fallimento della precedente con una “fuga di notizie” che avrebbe svelato al Cremlino i piani militari di Kiev.

FUGA DI NOTIZIE – “I piani della nostra controffensiva erano sul tavolo del Cremlino prima che la controffensiva iniziasse” a causa di “fughe di notizie”, ha detto nella conferenza stampa per i due anni dall’invasione. Il presidente ha comunque previsto che il 2024 sarà un anno di svolta per la guerra e che questa può favorire l’Ucraina solo se gli alleati, e cita anche l’Italia, si sforzeranno di fornire nuovi armamenti e sostegno economico per contrastare il gigante russo.

Nelle dichiarazioni rilasciate nel corso della conferenza stampa, il capo dello Stato ha precisato che lo sforzo diplomatico non deve venire meno, proponendo però una nuova formula che, nella sua visione, può portare all’apertura di un tavolo di pace con la Russia. Non si tratta, però, di una vera apertura, se non di facciata, dato che prevede di elaborare un piano di pace deciso da ucraini e alleati da sottoporre poi alla Russia, dandole l’opportunità di accettarlo. Cosa che difficilmente avverrà. “Siamo arrivati al momento del primo Global peace summit. Il primo vertice inaugurale. Spero che si svolga in primavera. Non possiamo perdere l’iniziativa diplomatica. Si svolgerà in Svizzera“, ha dichiarato il capo dello Stato aggiungendo che il documento che verrà preparato “sarà poi presentato dai negoziatori alla parte russa”. Ma questo, ha avvertito, “non significa che la Russia lo accetterà”.

Se qualcuno ha visto in queste parole una prima apertura al dialogo con la controparte, dovrà però ricredersi. Ed è lo stesso Zelensky a voler mettere le cose in chiaro. L’Ucraina “non ha alternative” alla vittoria della guerra, ha detto, e alla domanda se sia giunto il momento di negoziare con Vladimir Putin data la carenza di munizioni in Ucraina, risponde: “Si può parlare con un sordo? Si può parlare con un uomo che uccide i suoi oppositori? Proporremo una piattaforma in cui Putin possa accettare di aver perso questa guerra e che è stato un enorme errore e una tragedia per noi e per il mondo democratico”.

FORCING RUSSO A SUD – La Russia punta a conquistare più terreno possibile prima dello sblocco delle nuove forniture americane all’Ucraina e il disgelo che renderà parte dei passaggi impraticabili anche per i mezzi militari. Così nella notte tra sabato e domenica ha sferrato attacchi pesanti in tutto il Sud del Paese di Volodymyr Zelensky, dopo aver conquistato Avdiivka e altri avamposti e dato inizio a un’azione di pressione nella regione di Zaporizhzhia. I vertici militari ucraini, però, assicurano che in questo anno è previsto un cambio di marcia da parte delle forze di Kiev: “Il piano d’azione delle forze armate ucraine per il 2024 esiste, è potente e devono esserci risultati”. Anche se il ministro della Difesa, Rustem Umerov, si lamenta con gli alleati sui rifornimenti: “Attualmente, un impegno non è sinonimo di consegna, il 50% degli impegni non vengono forniti nei tempi previsti”.

Anche il capo del centro stampa delle forze meridionali dell’esercito ucraino, colonnello Nataliya Humenyuk, ha confermato che Mosca sta aumentando gli attacchi in quell’area. La contraerea ucraina è entrata in azione nelle regioni di Poltava, Kiev, Khmelnytsky, Mykolaiv, Khmelnytsky, Dnipro, Zaporizhzhia e Kherson: “Nella notte, l’esercito russo ha tentato, con l’aiuto dell’aviazione tattica del Mar Nero, di distruggere la nostra difesa antiaerea utilizzando missili Kh-31P, che sono stati abbattuti sul mare. Poi sono seguite ondate di droni inizialmente in direzione della regione meridionale di Mykolaiv, poi sulle regioni centrali e occidentali”.

Tra le aree più colpite c’è, come detto, la regione di Zaporizhzhia, dove nelle ultime 24 ore si sono contati 263 attacchi, con un civile che è stato ucciso e altri due feriti, ha riferito su Telegram il governatore Ivan Fedorov. “Il 24 febbraio, una granata nemica ha causato la morte di un 61enne a Huliaypole. Due persone sono state ferite”, ha detto. Le truppe russe hanno colpito Robotyne, Vilnyansk, Huliaypole, Novoandriivka, Novodanylivka, Malynivka, Mala Tokmachka con 60 droni e 14 MLRS. Nell’ultima settimana, l’esercito russo ha attaccato 3.200 città e villaggi nell’Oblast di Zaporizhzhia.

Vittime anche nella regione di Kherson, dopo che due condomini, case private e istituti scolastici sono stati danneggiati dai bombardamenti russi: un civile è rimasto ucciso e altri sei feriti, ha raccontato il governatore Oleksandr Prokudin. I missili dell’esercito del Cremlino hanno preso di mira Bilozerka, Shliakhove, Novoberyslav, Havrylivka, Sadove, Stanislav, Osokorivka e la città di Kherson. “L’esercito russo ha colpito le aree residenziali, in particolare sono stati danneggiati due edifici residenziali e sette case private”, ha detto.

I raid di Mosca hanno colpito anche il Donetsk, dove un massiccio attacco russo con missili S-300 è stato lanciato durante la notte a Konstantinovka: molti edifici sono stati distrutti, tra cui una stazione ferroviaria e una chiesa, come riporta la polizia locale citata da Ukrainska Pravda. “In seguito al bombardamento russo, sono stati distrutti l’edificio della stazione ferroviaria, una chiesa, 12 condomini, 21 negozi, 19 padiglioni commerciali, tre istituti scolastici, 2 edifici amministrativi, un ufficio postale e un chiosco”. Una donna di 75 anni che si trovava nella propria abitazione è rimasta ferita.

Per dimostrare il consolidamento della propria presenza nelle regione, la Russia ha anche deciso di far votare in anticipo, in vista delle Presidenziali di metà marzo, gli abitanti della regione di Zaporizhzhia sotto il proprio controllo. Il voto anticipato è iniziato, ha dichiarato Galina Katyushchenko, presidente della commissione elettorale regionale: “I membri della commissione elettorale distrettuale si recheranno porta a porta nelle aree adiacenti alla linea di impegno portando con sé schede elettorali e scatole. Per poter votare, gli elettori dovranno presentare il passaporto russo o ucraino, in base alla decisione della commissione elettorale regionale. I seggi elettorali apriranno nella regione il 17 marzo”.

Da parte sua, l’esercito ucraino prova a rispondere con incursioni in territorio russo e sul Mar Nero, dove Zelensky ha promesso nuove “sorprese” in serbo per i militari di Putin. Nella notte i sistemi antiaerei russi hanno abbattuto due droni ucraini sull’oblast di Belgorod e altri quattro sul Mar Nero. “Un attacco terroristico del regime di Kiev – fa sapere il Ministero della Difesa di Mosca – è stato sventato durante la notte nel tentativo di colpire due aree sul territorio della Federazione russa attraverso alcuni droni. I velivoli sono stati intercettati e distrutti dalle difese aeree in servizio sul territorio dell’oblast di Belgorod e sulle acque del Mar Nero”.

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