Tripletta italiana nella prima gara del mondiale Superbike. Con la sorpresa (ma fino a un certo punto, visti i risultati nei test) Nicolò Bulega – vincitore del mondiale Supersport nel 2023 – che trionfa all’esordio sul tracciato australiano di Phillip Island, replicando quanto fatto nel 2019 dal compagno di box Alvaro Bautista. Giornata da dimenticare quella del campione del mondo in carica che, dopo una pre-stagione condizionata da infortuni e dall’adattamento alla zavorra resa obbligatoria dal nuovo regolamento, oggi è caduto in curva 10 a inizio gara. Tutto apparentemente facile invece per il compagno di squadra che, in sella alla Ducati del team Aruba.it Racing, ha conquistato il gradino più alto di un podio tutto italiano che mancava da Misano 1993.

A completarlo Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yamaha) e Andrea Iannone (Team GoEleven), oggi per la prima volta in gara dopo un’assenza di quattro anni imposta dalla controversa squalifica per doping. L’ex pilota di Suzuki, Ducati e Aprilia in motoGp, in grande spolvero, si è preso anche il lusso di condurre la gara per alcuni giri, prima di essere rimontato dagli altri due italiani. Quarta alla bandiera a scacchi la Kawasaki di Alex Lowes. Quinto Toprak Razgatlioglu: sul turco sono puntati gli occhi in chiave mondiale, ma l’ex pilota Yamaha sembra ancora a disagio, soprattutto sulla lunga distanza, in sella alla sua Bmw M1000RR, sicuramente veloce ma grande “mangiatrice” di gomme su una pista, quella australiana, diventata una grattugia dopo la riasfaltatura integrale al punto da imporre il cambio gomme obbligatorio a metà gara. Giornata da dimenticare infine anche per il terzo dei magnifici tre, Jonathan Rea: il sei volte campione del mondo è 17° alla prima gara con la Yamaha ufficiale dopo l’addio a Kawasaki.

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