Sale a dieci vittime il bilancio dell’enorme incendio che ha bruciato e ridotto a uno scheletro incandescente un edificio di 14 piani e il palazzo adiacente, nel quartiere Campanar a Valencia. La sindaca di Valencia, María José Catala, ha confermato che ci sarebbero tra i diversi dispersi che non sono ancora stati localizzati. I soccorritori non si aspettano di trovare sopravvissuti. Ci sarebbero vari corpi carbonizzati fra i resti della Torre 1 del complesso residenziale di Valencia, che sarebbero stati localizzati anche da droni. Fonti comunali hanno riferito a El Paìs che quattro delle vittime erano membri di una stessa famiglia valenciana, composta da padre, madre, una bambina di tre anni e un neonato. Per l’alta temperatura e il rischio di crollo della struttura le squadre dei vigili del fuoco sono riuscite ad entrare negli edifici solo nella tarda mattinata di oggi. In azione da ieri pomeriggio anche i tecnici della Ume, l’Unità militare dell’esercito, che assieme ai vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza la struttura con gru dall’esterno e il supporto di droni, per poter ispezionare l’interno dell’edificio.

L’incendio ha avvolto il palazzo di 14 piani si è esteso a un edificio adiacente. I vigili del fuoco sono stati visti salvare persone dai balconi. Almeno 14 persone, tra cui sei vigili del fuoco e un bambino, sono rimaste ferite. I forti venti hanno alimentato le fiamme, ma si sospetta anche che il rivestimento altamente infiammabile abbia consentito al fuoco di diffondersi rapidamente. Più di 20 squadre di vigili del fuoco hanno lavorato ininterrottamente. Stamattina l’edificio appariva come un gigantesco guscio annerito dal fuoco. Le persone sono state invitate a stare lontane dalla zona.

La struttura contiene 138 appartamenti e ospitava 450 residenti. Le fiamme, che si sono sviluppate alle 17:30 di venerdì dal quinto piano per motivi in corso di accertamento, a causa del forte vento di ponente e delle temperature elevate di 25 gradi si sono rapidamente propagate lungo la verticale dell’edificio ed estese anche alla torre 2, nello stesso blocco del complesso residenziale. Numerose persone, fra le quali un padre con la figlia e una coppia, rimaste a lungo intrappolate su balconi dei piani superiori, della torre 1 sono state portate in salvo dai pompieri mentre veniva montato un ospedale da campo e inviate unità mobili per ustionati e di rianimazione.

Drammatiche le testimonianze dei residenti. “Abbiamo visto i vetri esplodere per il fuoco e la temperatura è diventata insopportabile e siamo fuggiti fuori. Ma c’erano ancora molte persone all’interno, che urlavano disperate cercando i loro parenti e alle quali i pompieri hanno detto di mettere panni bagnati sotto le porte per tentare di bloccare le fiamme e il fumo”, ha raccontato Vicente ripreso dalla tv nazionale Rtve. “Siamo sorpresi dalla rapidità con cui si sono propagate le fiamme, un’ora dopo il fuoco è passato anche alla torre 2, ci sono ancora molte persone dentro”, ha riferito sotto choc Adriana, l’amministratrice del complesso, al media locale Levante. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, il materiale isolante sugli edifici costruiti 15 anni fa avrebbe favorito il rapido sviluppo del rogo, peraltro senza che si siano attivati i sistemi antincendio.

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