Il 19 settembre 2019, Andrea Carletti – allora sindaco di Bibbiano indagato nell’inchiesta Angeli e Demoni – aveva segnalato 147 post diffamatori nei suoi confronti dopo la misura degli arresti domiciliari. Oggi Repubblica riporta la notizia che sono 48 gli indagati per diffamazione aggravata iscritti dalla procura di Reggio Emilia. Tra questi anche l’ex vicepremier Luigi Di Maio che ora ricopre il ruolo di inviato speciale Ue per il Golfo Persico. Cuore dell’inchiesta Angeli e Demoni un presunto sistema di affidi illeciti di minori in Val d’Enza. Lo scorso giugno uno dei principali imputati lo psicoterapeuta Claudio Foti, che rispondeva di abuso d’ufficio in concorso con Carletti, è stato assolto in appello.

Il nome dell’ex leader del Movimento 5Stelle e ministro degli Esteri compare in un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Il 27 giugno 2019 prima della crisi del Governo Conte, l’ex ministro aveva pubblicato sui social una foto di Carletti corredata da un’intestazione “Arrestato” e a piè di pagina da un secondo titolo “Affari con i bimbi tolti ai genitori”. Nel lungo post Di Maio scriveva: “Un altro business orribile sui minori. Una galleria di atrocità assolute che grida vendetta a Reggio Emilia e per cui oggi – oltre ad una ventina di indagati – è stato arrestato anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti. Quello che viene spacciato per un modello nazionale a cui ispirarsi sul tema della tutela dei minori abusati, il modello “Emilia” proposto dal Pd, si rivela oggi come un sistema da incubo”. In sette, invece, rispondono oltre che di diffamazione aggravata anche di minaccia aggravata perché qualcuno sui social si augurava di incontrare Carletti “per strada così – scriveva un indagato – la farei io giustizia a te”.

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