L’offensiva di Renault nel segmento dei C-SUV, uno dei più affollati e strategici del mercato, è (da tempo) partita con Austral, il primo modello della Losanga che sfrutta la nuova piattaforma CMF-CD dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Con già oltre 10.000 immatricolazioni dal lancio, si posiziona in una fetta di mercato – il segmento C appunto – dove Renault l’anno scorso ha avuto una quota del 4%, in crescita di un punto rispetto all’anno precedente.

Erede della Kadjar, anche se completamente diversa, è uno dei primi frutti della Renaulution inaugurata da Luca de Meo, dopo la Mégane E-Tech 100% elettrica e la Arkana. L’Austral alza decisamente l’asticella dei C-SUV e proietta Renault ai vertici della categoria. Vista da fuori è solida e muscolosa, lunga 4,51 m, larga 1,825 m (senza specchietti) e alta 1,644 m sembra grande e imponente ma, quando ci si mette al volante, si ha l’impressione di guidare una Clio, quanto ad agilità e dinamicità. Il segreto risiede nel fatto che accoglie la terza generazione del sistema a quattro ruote sterzanti di Renault, il 4Control Advanced. Una tecnologia presentata la prima volta nel 2007 e migliorata negli anni, che permette alle ruote posteriori di effettuare una micro-sterzata nella stessa direzione delle ruote anteriori oppure in senso contrario fino a 5 gradi, a seconda delle situazioni. Tradotto significa che anche nelle curve ad alta velocità la dinamica di guida è sempre sicura e la macchina garantisce un’ottima tenuta e stabilità.

In città risulta agile e maneggevole, con un diametro di sterzata di 10,1 m. Il numero potrà dirvi poco ma è inferiore anche a quello di alcune city car. Se il 4Control Advanced è l’asso nella manica, all’interno della Austral si percepisce cura e qualità dei materiali. Entrando si nota immediatamente il pannello nero lucido a forma di “L” che accoglie il display touch da 12”, cuore del nuovo infotainment OpenR Link, con tutti i servizi di Google integrati, facile da usare e personalizzabile proprio come un cellulare.

L’altro schermo, sempre da 12”, si trova dietro al volante e accoglie tutte le informazioni per la guida. Il passo di 2,667 m garantisce spazio e comfort per tutti gli occupanti, bagagli compresi, con un baule di 500 litri che arriva fino a 1.525 litri abbattendo la panchetta dei sedili posteriori. Quest’ultima può inoltre scorrere di 16 cm, portando il vano bagagli a 575 litri. Molti i portaoggetti a disposizione, a partire da quelli che si trovano all’interno del bracciolo tra i sedili, in parte richiudibile con un ripiano scorrevole che accoglie la piastra di ricarica per il telefono e una piccola comoda maniglia dove appoggiare il polso quando si usano i tasti fisici del climatizzatore e lo schermo della consolle centrale.

Facile trovare la propria posizione di guida, chi è al volante può anche regalarsi un massaggio rilassante, con la funzione gestibile dal display centrale. Disponibile con 3 motori ibridi, due mild hybrid a 12 e 48 V rispettivamente per il 130 e il 160 cv e il full hybrid con tecnologia a 400 V da 200 cv. Quest’ultimo è quello della nostra prova e vede la perfetta combinazione del tre cilindri 1.2 benzina da 131 cv e dei due motori elettrici, uno da 68 cv per le partenze e gli spostamenti a bassa velocità e l’altro che attiva il benzina e lo porta al regime ideale. La trasmissione multimodale ha due marce elettriche e quattro meccaniche.

Gli allestimenti disponibili sono: Evolution, Techno, Techno Esprit Alpine, Iconic, Iconic Esprit Alpine. La leva del cambio si trova sul lato destro del piantone dello sterzo, si abbassa e si parte, rigorosamente in elettrico. Dalle palette dietro al volante si regola l’intensità della frenata rigenerativa, che ha quattro livelli. la Renault Austral ha tre modalità di guida attivabili dal pulsante Multi-sense sul volante: Eco, Comfort e Sport. I settaggi riguardano sia le sensazioni di guida (rigidità dello sterzo, reattività del motore, agilità del telaio e percezione delle marce) che l’atmosfera a bordo (illuminazione dell’abitascolo, comfort termico, visualizzazione e colore del cruscotto). A queste si aggiunge “Perso” che grazie a un cursore continuo prevede fino a 13 livelli per adattare l’auto in base alle proprie preferenze. Inoltre con il pack Extended Grip sono disponibili anche altre due modalità: Snow e All terrain.

Il motore full hybrid è molto efficiente, con 102 gr/km di CO2 e 4,5 l/100 km di consumi dichiarati, con l’80% del tempo di viaggio in elettrico, che garantisce un risparmio di carburante del 40%. Ci si dimentica davvero di fare benzina, senza avere l’ansia della ricerca della colonnina. Ottima la visibilità, grazie anche alla posizione di guida rialzata e, dove non arriva lo sguardo, è comodissimo il sistema di telecamere a 360°. Sorprendentemente agile in città, è molto confortevole nei lunghi viaggi. Fluida l’erogazione anche se a volte il passaggio da elettrico a termico si fa sentire e il tre cilindri non è sempre silenzioso.

A completare il quadro di un’auto tecnologicamente molto avanzata e paragonabile a quella di segmenti superiori, ci sono anche 32 ADAS per l’assistenza alla guida, molti dei quali facilmente attivabili direttamente dal volante o dai pulsanti che si trovano sotto il cruscotto. La Renault Austral mild hybrid in allestimento Evolution parte da 33.200 euro, mentre quella della nostra prova ha un prezzo di partenza di 39.700 euro e ha di serie, tra l’altro, i cerchi da 19”, la panchetta posteriore scorrevole, i fari full LED Adaptive Vision con funzione fendinebbia mentre dovrete aggiungere 1.500 euro per il 4Control Advanced, un optional a cui non si può rinunciare.