Un giorno di festa che si trasforma in una giornata di terrore, tra gente in fuga e tante persone colpite. Nella sparatoria avvenuta a Kansas City (Missouri) durante la parata per la vittoria al Super Bowl della locale squadra di football americano dei Chiefs, una donna è stata uccisa e almeno 21 persone sono rimaste ferite, alcuni in gravi condizioni. Il Children’s Mercy Hospital ha curato 12 pazienti e undici erano bambini tra i 6 e i 15 anni. L’unica vittima è stata identificata dall’emittente radiofonica locale Kkfi come una dei suoi dj: Lisa Lopez.

Tre persone sono state arrestate come confermato dal capo della polizia di Kansas City, Stacey Graves, sottolineando anche che alcune armi sono state recuperate sulla scena ma non ha specificato quante. “Al momento – ammette Graves – non abbiamo ancora un movente. Chiediamo a tutti di fornirci video che possano aiutare a ricostruire quello che è successo”, è stato il suo commento.

La sparatoria è avvenuta nel centro cittadino alla fine della parata per il terzo titolo consecutivo vinto domenica scorsa dai Chief a Las Vegas contro i 49ers di San Francisco. A festeggiare la squadra migliaia circa un milione di fan con la maglietta rossa del team, tra musica, tamburi e coriandoli. Pochi minuti dopo la conclusione della parata sono stati uditi diversi spari che hanno seminato il panico tra la folla.

È iniziato un fuggi fuggi generale, ostacolato dalle transenne di metallo installate per proteggere il corteo. La gente scappava gridando e cercando riparo nelle vie laterali o gettandosi a terra. La polizia ha subito lanciato l’allarme via X, invitando ad allontanarsi dall’epicentro della sparatoria, Union Station. Poi ha dispiegato rinforzi fino a catturare i due presunti autori dell’attacco, con le armi ancora in loro possesso. Alla parata c’erano tutte le stelle della squadra- Il quarterback campione dei Kansas City Chiefs Patrick Mahomes ha pubblicato un breve messaggio su X.

Il presidente americano Joe Biden ha esortato nuovamente il Congresso ad agire contro la violenza delle armi da fuoco. “Insieme a Jill prego per le persone uccise e ferite, affinché il nostro Paese trovi la determinazione per porre fine a questa insensata epidemia di violenza delle armi che ci sta dilaniando”, ha affermato Biden in un comunicato stampa diffuso dalla Casa Bianca. “Gli eventi di oggi dovrebbero toccarci, scioccarci e spingerci ad agire”, ha aggiunto il presidente Usa invitando gli americani a “far sentire la propria voce al Congresso in modo da poter finalmente agire per vietare le armi d’assalto, limitare i caricatori ad alta capacità, rafforzare i controlli sui precedenti penali e tenere le armi fuori dalle mani di coloro che non hanno alcun diritto di possederle o maneggiarle”.

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