Si pensa che per bruciare calorie siano necessarie estenuanti ore di attività fisica in palestra o all’aperto ma non è così: anche un’attività semplice come dormire implica un dispendio calorico. Dunque, buone notizie anche per i più sedentari ma, per calcolare in modo esatto le calorie perse nel sonno è necessario tenere in considerazione alcuni fattori. L’organismo consuma calorie in qualsiasi momento: respirare, mantenere una temperatura costante, digerire e anche dormire sono tutte attività che richiedono un dispendio energetico. Questo consumo calorico relativo alle funzioni vitali viene identificato sotto il nome di metabolismo basale ed è la principale fonte con cui un essere umano spende calorie.

Ora, una formula permette di calcolare quante calorie ogni individuo consuma durante la notte, ed è ovviamente influenzata da alcune variabili come sesso, età, altezza, peso corporeo, stile di vita. Si comincia calcolando il metabolismo basale. Immaginando che un individuo sia andato dormire digiuno, i processi digestivi consumano calorie che, però, dipendono da molti altri elementi impossibili da standardizzare. A tal proposito, la Sleep Foundation americana suggerisce di rifarsi all’equazione di Harris-Benedict, che nasce nel lontano 1919 quando J.A Harris e F. G. Benedict, con uno studio finanziato dalla Carnegie Institution for Science, elaborano un’equazione per il calcolo del cosiddetto metabolismo basale e il conseguente fabbisogno calorico giornaliero. L’equazione restituisce come risultato il corretto apporto calorico necessario a mantenere il peso attuale dell’individuo. La formula assume pertanto che il soggetto presenti una corporatura nella norma, ovvero con livelli medi di massa muscolare e massa grassa. Nei soggetti muscolosi la formula tende a sottostimare il reale fabbisogno calorico, così come nei soggetti con eccesso di massa grassa la formula tende invece a sovrastimare il reale fabbisogno giornaliero. Per gli uomini, quindi, il metabolismo basale si calcola così: 66.5 + (13.8 x peso in kg) + (5 x altezza in cm) – (6.8 x età in anni).

Per le donne, invece, l’equazione è: 655 + (9.6 x peso in kg) + (1.8 x altezza in cm) – (4,7 x età in anni). In questo modo si otterrà il metabolismo basale, ovvero quanto consuma il corpo solo per restare in vita durante le 24 ore, esclusa qualsiasi tipo di attività. Esempio pratico: un uomo di 50 anni, alto 170 centimetri e dal peso di 70 chilogrammi ha un metabolismo basale di 1500 chilocalorie nelle 24 ore. A questo punto, una volta ottenuto il metabolismo basale, per scoprire quante calorie vengono bruciate durante il sonno, sarà sufficiente dividere il valore ottenuto, cioè 1500 calorie, per le 24 ore del giorno, calcolando il dispendio calorico orario, e poi moltiplicare questo dato per le ore di sonno. Immaginando che il nostro ipotetico uomo dorma 7 ore a notte, quindi, per prima cosa dobbiamo dividere 1500 per 24, ottenendo un dispendio energetico basale di 62,5 calorie all’ora, e poi moltiplicare questo dato per 7. Così scopriremo che consuma 437,5 chilocalorie ogni notte.

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