Attilio Scarlino, imprenditore di 61 anni, titolare dell’omonimo salumificio di Taurisano in Puglia, è coinvolto in un’indagine per il presunto commercio di sostanze alimentari nocive. La procura di Lecce, infatti, ha concluso le indagini preliminari in merito alle confezioni di würstel di pollo e tacchino prodotte dalla sua azienda, in cui è stata riscontrata una carica microbiota eccessiva, in particolare la presenza del batterio “salmonella meleagridis”.

Il controllo su un campione fu effettuato alla fine del 2022 dopo un prelievo a Napoli che evidenziò la presenza del germe. Un mese dopo le confezioni “Le Cock” prodotte dal salumificio di Scarlino, vennero tolte dal mercato. Il batterio fu riscontrato anche in un bambino del Casertano che aveva consumato i würstel, accusando febbre, diarrea, dolori addominali e vomito.

Il Dipartimento di prevenzione della locale azienda sanitaria emise un’allerta pubblica per eseguire i controlli previsti nei punti vendita dove il prodotto, lotto 1 con scadenza al 2 marzo 2023, era stato distribuito in quei giorni, raccomandando la restituzione delle confezioni acquistate. In questa vicenda Scarlino è difeso dall’avvocato Francesco Maria De Giorgi mentre l’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Francesca Miglietta.

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