Immobilizzato ad un polso, poi buttato a terra e preso a calci e pugni fino all’intervento dei carabinieri. È l’episodio di violenza subito dal preside dell’istituto comprensivo Europa-Dante Alighieri di Taranto aggredito e malmenato dal padre di una bambina che frequenta il plesso. Il preside Marco Cesario e la collega vicaria Carmela Rizzo avevano avuto una discussione con la madre della bambina di tre anni, poi si è presentato il padre che ha raggiunto l’ufficio del dirigente e lo ha aggredito. L’uomo è stato successivamente denunciato dal preside, che si è recato al pronto soccorso per medicare ferite al volto e alla mano, giudicate guaribili in sette giorni.

Il fatto ha scatenato un moto di solidarietà da parte dei docenti che si sentono “abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi”, e chiedono che “le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola“. A ragion veduta definiscono “inaccettabile” quanto è accaduto, e mettono l’accento sulla necessitò di “rafforzare la collaborazione con le istituzioni locali, i professionisti (educatori, psicologi, mediatori), che operano nel mondo della scuola, e le famiglie alla ricerca di una ripresa forte del senso collettivo del fare scuola”.

Interviene anche il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che condanna fermamente il gesto affermando che “nessuna disputa e nessuna divergenza può giustificare un gesto di violenza” e continua che “nessun conflitto, per quanto acceso, può giustificare un gesto così deprecabile, che non solo viola i valori fondamentali della convivenza civile, ma mina anche il clima di sicurezza e serenità all’interno delle nostre istituzioni educative”.

“L’aggressione al dirigente scolastico di Taranto e a diversi insegnanti connotano una realtà ormai sconvolgente e intollerabile”, dichiara la segretaria nazionale dello Snals, Evira Serafini, e continua che “il sindacato pretende un intervento deciso e risolutivo delle autorità competenti per garantire la sicurezza del personale scolastico”. E conclude che “lo Snals si schiera senza riserve a difesa di chi dedica la propria vita all’istruzione, esigendo un’immediata azione per garantire un contesto lavorativo privo di minacce e aggressioni“.

Un punto di vista diverso e altrettanto legittimo è fornito da Giovanni D’Arcangelo, segretario della Cgil Taranto: “L’aggressione, l’ennesima, ad un rappresentante della scuola è il termometro di una tendenza che ormai è fin troppo acclarata. La scuola-bersaglio, delegittimata, depotenziata, definanziata, svilita al ruolo di azienda o parcheggio in cui i genitori possono pretendere e comandare”.

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