A Gaza è stata trovata una fossa comune con i corpi in decomposizione di decine di detenuti palestinesi bendati e ammanettati. Lo riferisce Al Jazeera online, secondo cui almeno 30 corpi sono stati trovati in “sacchi di plastica neri” vicino alla scuola Hamad, nel nord della Striscia. Il ministero degli Affari Esteri palestinese ha chiesto un’indagine internazionale su quelli che ha descritto come “massacri” israeliani, chiedendo che una squadra visiti Gaza “per scoprire la verità e le dimensioni del genocidio a cui è esposto il nostro popolo”. Testimoni hanno detto all’emittente tv qatariota che i le persone ritrovate sono state bendate, torturate e giustiziate prima di essere messe nei sacchi.

“Mentre stavamo pulendo, ci siamo imbattuti in un mucchio di macerie nel cortile della scuola. Siamo rimasti scioccati nello scoprire che decine di cadaveri erano sepolti sotto questo mucchio”, ha detto un testimone. “Quando abbiamo aperto i sacchi, abbiamo trovato i corpi già decomposti. Erano bendati, gambe e mani legate”, ha aggiunto. L’inviato Tareq Abu Azzoum di Al Jazeera, riferendo da Rafah, nel sud di Gaza, ha affermato che “le condizioni di questi corpi vanno da gravemente decomposti a semplici resti scheletrici… rendendo difficile identificarli”. Tuttavia, ha aggiunto, “le persone continuano a venire sul posto, alla ricerca di risposte in questo luogo di tragedia”.

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