L’obiettivo è quello di per spronare i senatori ad approvare subito una legge per il voto dei fuorisede. Così The Good Lobby – insieme a Will Media, Fantasanremo e altre associazioni – ha dato il via martedì a una staffetta nei pressi del Senato per chiedere di approvare, in tempi stretti, la legge delega al Governo sul voto a distanza per chi, come gli studenti universitari, vive lontano dalla propria residenza. Un’iniziativa nata però con alcune difficoltà: come denuncia The Good Lobby, alle associazioni è stato proibito di tenere una conferenza stampa davanti a Palazzo Madama e l’evento è stato spostato, con tanto di “scorta della Digos“, in una piazza più lontana. Un fatto “molto grave”, commentano i promotori.

La legge delega è stata approvata dalla Camera a luglio ed è stata già incardinata in Senato. Ma i tempi stringono: la staffetta nasce proprio per sbloccare l’iter legislativo entro il 15 febbraio perché, dopo questa data, non ci saranno più i tempi tecnici sufficienti per approvare la norma in tempo per le elezioni europee. Come spiegano le associazioni l’Italia è l’unico Paese in Europa a non garantire il voto fuorisede (ad eccezione di Malta e Cipro che per le ridotte dimensioni, non necessitano di istituire tale modalità). Mancano soltanto cinque mesi alle elezioni Europee di giugno e, se il Parlamento non agisce ora, 5 milioni di fuorisede, pari al 10% dell’elettorato, rischiano nuovamente di non poter votare. La staffetta si terrà il 30 e il 31 gennaio davanti al Senato. Poi si sposterà a Sanremo, dove coinvolgerà alcuni cantanti, anch’essi fuorisede per motivi professionali. Per l’occasione è stata creata al Fantasanremo la Lega Fuorisede con l’obiettivo di unire chi chiede di poter votare agilmente alle elezioni di giugno durante la settimana sanremese.

“Una volontà politica forte permetterebbe alla legge delega di approdare in Aula e di essere approvata all’unanimità in pochi giorni. A quel punto il Ministero avrebbe ancora il tempo necessario per garantire il voto fuori sede già in occasione delle elezioni Europee di giugno”, dichiara Fabio Rotondo di The Good Lobby. Per quanto riguarda le modalità “basta guardare agli esempi degli altri Stati dell’Ue”, sottolinea Rotondo. “Nel 2022 – aggiunge – la Commissione di studio sull’astensionismo aveva individuato il modello danese, cioè il voto anticipato presidiato, come possibile modalità di voto a distanza. Il Ministero dell’Interno aveva già analizzato questo sistema, dovrebbe solo adoperarsi per applicarlo. I tempi per trasformare le promesse elettorali ci sono, vediamo se ci sarà anche la volontà di farlo”, afferma Rotondo.

In merito all’impossibilità di potere tenere l’evento ai piedi di Palazzo Madama, Rotondo denuncia: “Questa manifestazione è stata denaturata, avevamo degli accordi con la questura molto diversi”. Come spiega, le associazioni hanno scoperto solo poche ore prima che non avrebbero più potuto tenere la staffetta nella piazza prevista. “Ci hanno spostato in una piazza molto lontana, Piazza Vidoni, e siamo stati scortati dalla Digos per poter semplicemente alzare un cartello e per fare una conferenza con senatrici e senatori. Per noi – sottolinea – questo è molto grave. È molto grave che una persona non possa alzare un cartello davanti al Senato su un tema così importante come il diritto di voto, considerato soprattutto il problema di astensionismo che abbiamo in Italia”, conclude Rotondo.

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