Via libera dell’Aula della Camera alla proposta di legge delega che consentirà di votare a studenti e lavoratori fuori sede, cioè residenti in una città diversa da quella in cui vivono. Il testo, che ora passa al Senato, autorizza il governo a porre in essere, entro 18 mesi dall’approvazione, gli atti che consentano, nel rispetto dell’articolo 48 della Costituzione, l’esercizio del diritto di voto a tutti i cittadini, in modo tale da garantire la piena partecipazione degli elettori al processo democratico. I decreti legislativi dovranno disciplinare l’esercizio del diritto di voto degli elettori che si trovano in un Comune diverso da quello di residenza, in occasione dello svolgimento di consultazioni elettorali o referendarie, per motivi di studio, lavoro o cura. Andranno poi rimodulate le tariffe agevolate che gli enti e le società che gestiscono i servizi di trasporto applicano agli elettori, residenti in Italia e all’estero, che si recano a votare nei comuni di iscrizione elettorale.

Soddisfatta la maggioranza, mentre le opposizioni contestano la scelta di procedere con una legge delega, che verosimilmente non produrrà effetti in tempo per le consultazioni europee del 2024: “La destra con un vergognoso espediente normativo impedisce di fare votare fuori dal comune di residenza a studenti, lavoratori e cittadini con problemi di salute alle prossime elezioni europee. Il testo della legge proposta dal gruppo Pd, assunto in Commissione come testo base, che avrebbe consentito di favorire il diritto di voto fin da subito è diventato per mano del governo e della maggioranza solo una legge delega. È evidente che destra e governo si muovono in senso contrario rispetto alla necessità di favorire la partecipazione alle competizioni elettorali. Un ulteriore segno che destra e democrazia fanno fatica a convivere sotto lo stesso tetto”, attacca il deputato del Pd Silvio Lai. “Con l’approvazione della legge delega sul voto ai fuori sede, le opposizioni unite hanno proposto un emendamento per stringere i tempi, in modo da impegnare il governo ad agire velocemente. La maggioranza ha preferito tenere 18 mesi. Quindi se siete fuori sede scordatevi le elezioni Europee 2024”, attacca su Twitter Azione di Carlo Calenda.

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