In Italia nel 2024 si continua a morire sul luogo di lavoro. Da Milano alla Sardegna, passando per l’Emilia, sono addirittura tre gli incidenti del 29 gennaio: in un caso il lavoratore coinvolto è rimasto ucciso. A perdere la vita Sergio Vannini, un fabbro di 62 anni che stava montando una tettoia in un azienda agricola di Buddusò, in provincia di Sassari. L’uomo ha perso l’equilibrio ed è caduto dal tetto di un capannone, da un’altezza di circa 7 metri. Inutili i soccorsi: gli uomini del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Vannini. Sulle cause e sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri.

Si è sfiorata la tragedia anche a Sorbolo Mezzani, in provincia di Parma, dove un operaio di 44 anni è rimasto intrappolato con l’arto destro in una pressa, mentre stava lavorando in una linea di produzione. L’uomo è stato portato in codice rosso all’ospedale Maggiore di Parma con delle fratture scomposte: ora è in osservazione ma non si esclude l’amputazione del braccio. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri.

Altro grave incidente è quello che si è verificato a Settimo Milanese, dove un operaio 57enne è rimasto schiacciato da un bancale. Il 118 è intervenuto con l’automedica e l’ambulanza: l’uomo è stato portato in codice rosso all’ospedale di Niguarda a causa dei gravi traumi alla testa e al torace. L’incidente è avvenuto poco prima delle 14 all’interno nella ditta Satisloh in via del Campaccio.

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