Fdi stabile al 28,05 (con una lieve crescita del +0.2). M5s che guadagna un punto (17,05) e si avvicina al Pd che guadagna lo 0,3 ed è dato al 19,5%. Sono le rilevazioni di Euromedia Research – per il programma “Porta a Porta” – sulle ultime tendenze dei partiti. Un quadro illustrato su la Stampa dalla direttrice dell’istituto Alessandra Ghisleri, secondo cui “il voto di giugno” delle prossime elezioni Europee “è lontano dagli interessi della popolazione”.

Osservando i consensi dei singoli partiti, oltre alla sostanziale stabilità del partito di governo, si nota una tendenza invece in calo degli alleati: Lega perde ancora e va all’8,4% (meno 0,6) e Forza Italia perde lo 0,2 e si ferma al 7,5% dei consensi. Seguono: Azione al 4,3% (+01); Alleanza Verdi e Sinistra al 3,4% (-0,1); Italia viva al 2,8% (-0,3); +Europa al 2,5% (-0,1). Da segnalare, come evidenzia Euromedia Research, che se si votasse domani per le elezioni politiche e se ci fosse un accordo di coalizione tra sinsitra e M5s, i due schieramenti non sarebbero così distanti: il centrodestra unito infatti è dato oggi al 44,07%, mentre il centrosinistra (Pd, Avs e +Europa) con il M5s al 43,2 per cento. Molto alto anche ill numero di chi si dichiara indeciso: il 37 per cento degli intervistati.

Euromedia Research ha quindi chiesto agli intervistati se pensano che i leader dovrebbero candidarsi come capilista. In generale, è il risultato, 1 italiano su 3 si è dichiarato a favore. Un sentimento che, però, è in maggioranza solo tra gli elettori di Fdi (52,3%) e Italia viva (50%). Situazione diversa per gli altri partiti, dove “prevale una certa distanza” (con punte oltre il 75% per Azione e Pd). Tra i dem solo l’8,2 per cento condividerebbe Schlein come capolista. Leggermente iù possibilista il M5s, dove più del 20 per cento degli intervistati sarebbe favorevole all’ipotesi.

Per quanto rigurarda infine, gli indici di fiducia dei leader politici, in vetta c’è Giorgia Meloni che ottiene il 39,3% con un lieve calo rispetto all’ultima rilevazione del 16 gennaio (-0,3%). Dietro c’è il ministro degli Esteri Antonio Tajani con il 31,4%. Seguono più distaccati: Giuseppe Conte al 26,1%, Matteo Salvini al 24,8% ed Elly Schlein al 21,4. In fondo Carlo Calenda al 15,1% e Matteo Renzi all’11.

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