Ahmad è un content creator di Gaza, molto attivo su Instagram e TikTok. A causa dei numerosi blackout delle comunicazioni, anche lui è rimasto completamente isolato, incapace per diversi giorni di raggiungere la sua famiglia. Un video diffuso da Oxfam racconta l’angoscia del non poter contattare i propri cari e poi il sollievo e la gioia di incontrarli. Un destino che ha accomunato gran parte della popolazione della Striscia, che da tre mesi sta fronteggiando continue e prolungate interruzioni delle rete internet e telefonica. “Sto provando in continuazione a contattare la mia famiglia” racconta Ahmad. “È molto difficile restare qui e non sapere se sono ancora vivi o cosa gli sta accadendo“. Dopo alcuni giorni Ahmad è riuscito a vedere suo papà e sua sorella, seppur per poco tempo: “È stato il momento più bello“.

Intanto Oxfam, insieme ad altre 15 organizzazioni umanitarie tra cui Amnesty International e Save the Children, hanno lanciato un appello agli stati per “mettere immediatamente fine ai trasferimenti di armi, componenti e munizioni a Israele e ai gruppi armati palestinesi, dato il rischio che siano usati per commettere o facilitare gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario”. I bombardamenti e l’assedio di Israele, scrivono nell’appello, “stanno privando la popolazione civile della Striscia di Gaza delle risorse indispensabili per sopravvivere e stanno rendendo inabitabile la Striscia. Attualmente, la popolazione civile di Gaza sta affrontando una crisi umanitaria di gravità e dimensione senza precedenti. A loro volta, gli attacchi condotti dai gruppi armati palestinesi hanno causato l’uccisione di circa 1200 civili e la cattura di ostaggi, israeliani e non, bambini compresi, oltre 130 dei quali tuttora trattenuti all’interno della Striscia di Gaza. I gruppi armati di Gaza continuano a lanciare indiscriminatamente razzi contro i centri abitati israeliani, interrompendo la frequenza scolastica, costringendo persone a lasciare le loro abitazioni e minacciando la vita e il benessere dei civili. La presa di ostaggi e gli attacchi indiscriminati violano il diritto internazionale umanitario e devono cessare immediatamente”

La voce di Ahmad fa parte di una serie di testimonianze raccolte dagli operatori e dai manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto.

LA PETIZIONE – Nessuna risposta umanitaria significativa potrà esserci senza un immediato cessate il fuoco. Per questo Oxfam ha lanciato un appello urgente al governo italiano e ai leader europei a cui si può aderire su: https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/

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