Il fotografo e videoreporter palestinese Motaz Azaiza ha lasciato la Striscia di Gaza e ha raggiunto il Qatar con un volo militare dall’Egitto. Lo ha annunciato lui stesso sui suoi profili social, dove ha postato anche un video di addio insieme ai suoi colleghi. “Sono costretto a evacuare per molte ragioni. Molte le sapete, ma non tutte”.

Traduttore, fotografo e collaboratore dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, Azaiza ha raccontato, con un lavoro straordinario sul campo, il massacro nella Striscia di Gaza diventando uno dei giornalisti più seguiti al mondo: in 107 giorni di guerra il suo profilo Instagram è passato da 25mila a oltre 18milioni di follower. Più del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Non si è mai fermato, rischiando spesso la propria vita (diversi componenti della sua famiglia sono stati uccisi) e cercando in ogni modo di mandare aggiornamenti anche durante i numerosi black out delle comunicazioni. Nei suoi video, sempre pubblici sui suoi profili social, ha ripreso gli attacchi, la disperazione tra le macerie, i volti di bambini uccisi dai raid, il dolore di chi ha perso tutto, l’esodo degli sfollati e la vita nei campi profughi. È stato lui stesso bersaglio di cecchini israeliani e in diverse occasioni (sempre riprese in video) ha ricevuto minacce di morte al telefono. Alcune sue foto sono state selezionate da testate internazionali come le migliori dell’anno. “Spero di tornare presto per aiutare ancora Gaza” ha detto nel video di saluti

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