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Sì della Camera: è legge il ddl contro gli “eco vandali”. Sangiuliano festeggia. Il Pd: “Il governo non tollera il dissenso”

Sì della Camera: è legge il ddl contro gli “eco vandali”. Sangiuliano festeggia. Il Pd: “Il governo non tollera il dissenso”
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Il centrodestra festeggia l’approvazione del cosiddetto Ddl Beni culturali, la legge voluta dal ministro Sangiuliano che inasprisce le sanzioni per quelli che la maggioranza ha ribattezzato eco-vandali. L’Aula della Camera ha infatti dato il via libera definitivo con 138 sì, 92 no e 10 astenuti. Il disegno di legge ‘Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggisticì, già approvato al Senato, è legge.

Per il ministro dei Beni Culturali è un giorno di festa. “Ringrazio il Parlamento per il lavoro svolto, prima il Senato e oggi la Camera, per essere finalmente riusciti a raggiungere questo fondamentale traguardo. Oggi è una bella giornata per la cultura italiana e, in particolare, per il patrimonio artistico e architettonico della Nazione. Con l’approvazione definitiva a Montecitorio diventa legge il ‘ddl eco-vandali’, da me fortemente voluto, che stabilisce un principio cardine: d’ora in poi, chi arrecherà dei danni al patrimonio culturale e paesaggistico sarà costretto a pagare di tasca propria il costo delle spese per il ripristino integrale delle opere”.

Di tutt’altra natura i commenti dell’opposizione che, ancora prima del voto, criticavano la maggioranza per una attenzione a corrente alternata nei confronti del tema. A iniziare dal M5S che invita il governo a “guardare in casa propria”. “Noi – ha detto il vice presidente del Movimento, Riccardo Ricciardi – saremmo anche disposti a tollerare la promessa di integerrimo rigore e di legalità da parte della maggioranza che presenta provvedimenti propagandistici come questo contro l’imbrattamento o deterioramento dei beni culturali. Solo che la maggioranza dovrebbe farlo anche con un sottosegretario alla Cultura accusato di aver trafugato un quadro, con un ministro che stoppa treni a suo piacimento, con una ministra del Turismo che non paga i suoi dipendenti, con indagati per corruzione che nel centrodestra saltano fuori ogni paio di giorni, l’ultimo è il governatore della Sardegna, con i deputati che sparano a capodanno in compagnia di un sottosegretario. E in tutto questo il padre fondatore del centrodestra fu condannato e per questo escluso dal Parlamento. Questo siete, con che faccia chiedete rigore e legalità con la vostra propaganda?”.

Dal Pd, invece, si sottolinea la restrizione della libertà di manifestazione del pensiero dei giovani attivisti. “Oggi – ha commentato Laura Boldrini – nell’aula della Camera assistiamo all’ennesima mossa securitaria di questa maggioranza con misure che possiamo definire ad personam – vecchio vizio della destra italiana – e che non fanno altro che restringere la libertà di dissenso e manifestazione. Una legge che tutela il patrimonio culturale esiste già, voluta dai ministri Orlando e Franceschini: inasprire le pene con sanzioni penali e amministrative è solo una bandierina repressiva. Dopo i ragazzi dei rave party, le Ong che salvano vite umane in mare questa volta, nel mirino delle destre, ci sono le ragazze e i ragazzi di Ultima Generazione, accusati di ‘violenza’ per i blocchi stradali e di danneggiare i beni culturali quando, in realtà, nessun monumento è stato oggetto di danni permanenti. La verità è che non tollerano il dissenso”.

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