Il mondo FQ

Trovata morta nel Lambro Giovanna Pedretti, la ristoratrice del Lodigiano protagonista del caso della recensione su gay e disabili

Commenti

È stata trovato morta Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano. Il suo cadavere è stato trovato nel pomeriggio dai carabinieri nelle acque del fiume Lambro, all’altezza del ponte cittadino. La donna, insieme al marito, era finita al centro di un caso mediatico perché aveva pubblicato una recensione negativa sul suo locale, che veniva criticato per la presenza di gay e disabili. Oltre alla recensione, Giovanna Pedretti aveva pubblicato anche la sua dura risposta, che le era valsa perfino il plauso della ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Nelle ultime ore, però, in molti avevano avanzato dubbi sulla veridicità della recensione. Anche il Tg3 aveva dedicato un servizio al caso, chiedendo spiegazioni alla stessa Pedretti sulla possibile non autenticità del suo racconto. Domande a cui lei aveva risposto in maniera evasiva.

La donna risulta essere arrivata sul posto a bordo della sua Fiat Panda, ora posta sotto sequestro dagli investigatori. Il marito aveva denunciato la scomparsa nella mattinata odierna. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto nel primo pomeriggio, intorno alle ore 14: sul posto carabinieri e vigili del fuoco. Poi sono arrivati il pm di turno e la Scientifica. L’area è transennata. Secondo l’Ansa, l’ipotesi che sta prendendo piede tra gli inquirenti è quella di un suicidio. L’ipotesi infatti è che possa esserci un collegamento con il caso della recensione e quanto accaduto negli ultimi giorni.

La pizzeria gestita da Giovanna Pedretti e dal marito già da diversi anni, a partire dal 2020, promuoveva diverse iniziative di solidarietà come la pizza sospesa per persone povere e anche disabili. Anche la pagina social I sentinelli di Milano, tra i primi a diffondere la notizia della recensione, nelle scorse ore aveva però fatto marcia indietro. “A quanto pare siamo fra quellə che ci sono cascatə – hanno scritto – A quanto pare invece i titolari hanno infiocchettato un bel racconto per apparire aperti, inclusivi, progressisti”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione